Maestrale–Carthago: lascia il carcere Antonino Barbieri di Cessaniti
Il cognato del boss di Zungri Giuseppe Accorinti si trova imputato anche nel processo nato dall’operazione Rinascita Scott
Lascia il carcere per gli arresti domiciliari Antonino Barbieri, 63 anni, alias “Camera”, di Pannaconi di Cessaniti, detenuto nell’ambito dell’operazione Maestrale-Carthago della Dda di Catanzaro. La decisione è del gip distrettuale in accoglimento di un’istanza dell’avvocato Giuseppe Bagnato in ragione dell’attenuazione delle esigenze cautelari. Nell’ambito dell’operazione Maestrale-Carthago, ad Antonino Barbieri vengono contestati reati in materia di detenzione illegale di armi (alcune oggetto di furto) con l’aggravante mafiosa. Antonino Barbieri è il cognato di Giuseppe Accorinti (quest’ultimo indicato come il capo del “locale” di ‘ndrangheta di Zungri) e si trova attualmente imputato a piede libero (avendo in precedenza il Riesame annullato l’ordinanza di custodia cautelare) anche nel processo Rinascita Scott per il quale lunedì ci sarà la sentenza che sarà emessa dal Tribunale collegiale di Vibo Valentia. Nei confronti di Antonino Barbieri (che risponde in Rinascita Scott principalmente del reato di associazione) la Dda ha chiesto la condanna a 22 anni di carcere.
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