Blitz antidroga a Crotone: scattano dodici misure cautelari
Tra i reati contestati, oltre alla vendita di sostanze stupefacenti, la detenzione illegale di armi. Spaccio di droga anche nei pressi delle scuole
A Crotone un centinaio di poliziotti della Squadra mobile e dei Reparti prevenzione crimine della Calabria è stato impegnato fin dalle prime ore di questa mattina in un’operazione antidroga nel quartiere Acquabona, coordinata dalla Procura. La polizia di Stato ha eseguito misure restrittive nei confronti di alcuni residenti indagati per spaccio di cocaina, eroina, hashish e marijuana. Contestata anche la detenzione illegale di armi. Secondo quanto riferiscono gli investigatori, il rione era diventato meta ogni giorno di numerosi consumatori in cerca di una dose. Dodici le misure cautelari. In cinque sono finiti in carcere, quattro ai domiciliari mentre per uno è stato disposto il divieto di dimora in Calabria, ad altre due persone è stato applicato l’obbligo di firma. L’ordinanza, emessa dal gip del Tribunale di Crotone, è stata adottata al termine di un’articolata indagine svolta dai poliziotti della Squadra mobile di Crotone e avviata nel febbraio del 2023 sulla base degli esiti investigativi emersi in un altro procedimento penale, relativo a una vicenda di lesioni personali aggravate dall’uso di arma, commesso in concorso da alcuni degli indagati in danno di due assuntori, per questioni legate all’attività di spaccio. Le intercettazioni telefoniche e ambientali, le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza e i numerosi riscontri effettuati dalla polizia tramite sequestri di droga, accanto alle dichiarazioni rese dagli acquirenti hanno consolidato l’ipotesi dell’esistenza di una vera e propria “piazza di spaccio” nel quartiere Acquabona, piazza gestita da persone lì residenti che si muovevano in autonomia, agendo in rare occasioni in concorso tra loro. La prosecuzione delle indagini ha evidenziato la presenza di un gran numero di avventori che, quotidianamente, a ogni ora del giorno e della notte, si recavano nel quartiere per approvvigionarsi di sostanze stupefacenti trovando, di volta in volta, diversi venditori pronti a soddisfare le richieste. Le cessioni di droga avvenivano con modalità differenti, in alcuni casi se ne consentiva perfino il consumo all’interno delle abitazioni degli indagati, per eludere i controlli delle forze dell’ordine. È stato documentato inoltre che gran parte dell’attività di vendita veniva effettuata nell’area che circonda l’edificio abbandonato della ex scuola Gravina nonché a pochi metri da altri tre istituti scolastici attivi nella zona. Infine, a due degli indagati, è stato contestato anche il reato di detenzione e porto di arma clandestina, occultata in un cassonetto dell’immondizia e rinvenuta e sequestrata dagli agenti nel corso di un servizio mirato di controllo del territorio. Un modus operandi che veniva, tra l’altro, utilizzato anche per occultare la droga, che veniva nascosta, oltre che nei in bidoni della spazzatura, in sottotetti di abitazioni o in accumuli di materiali posizionati tra le abitazioni degli indagati. L’operazione è stata svolta dalla Squadra mobile di Crotone, in collaborazione con la Squadra mobile di Mantova e con il reparto Prevenzione crimine di Cosenza e Vibo Valentia nonché con il supporto delle unità cinofili della Questura di Vibo Valentia e del Comando provinciale della Guardia di finanza di Crotone.
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