Prima accoglienza in Italia, la denuncia delle Regioni: «Sistema irrealizzato»
I dettagli emergono durante l’audizione al comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen: «All’aumento del numero di minori non accompagnati che arrivano nel nostro Paese non è corrisposto un adeguato incremento del numero di posti disponibili in strutture ad hoc»
“Il sistema di prima accoglienza in Italia resta sostanzialmente irrealizzato“. La denuncia arriva dalle Regioni in audizione al comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen. “La realtà̀ del collocamento dei minori in struttura dopo l’arrivo – ha detto la coordinatrice della commissione immigrazione della Conferenza, Nunzia Albano – non si basa su un unico sistema, bensì su un insieme poco coordinato di tipologie diverse di luoghi di accoglienza, con effetti visibili di difficoltà gestionale a carico delle istituzioni e un impatto sulla linearità̀ del percorso di protezione e inclusione del minore”. Secondo i dati diffusi dalle Regioni, infatti, i minori accolti in strutture di prima accoglienza sono 1 su 5, “mentre in seconda accoglienza sono presenti oltre 10mila minori, pari al 50% circa del totale dei presenti”. “Accanto a centri di prima accoglienza efficienti, a fruttuose collaborazioni tra istituzioni ed enti non profit – ha spiegato la coordinatrice Albano -, si trovano situazioni che vedono minori collocati in modo del tutto inadeguato anche a causa dell’inosservanza degli standard qualitativi previsti per legge”. “Tra queste vi sono strutture prive di tali standard in cui permangono anche adulti (ad esempio hotspot o alberghi) – ha ribadito -. In altre situazioni i minori, a causa della mancanza di posti in strutture d’accoglienza, vengono messi in lista d’attesa e restano del tutto privi di accoglienza o in sistemazioni precarie presso parenti o connazionali. Al forte aumento del numero di minori non accompagnati che arrivano in Italia non è infatti corrisposto un adeguato incremento del numero di posti disponibili in strutture per minori”. Gli oltre 23mila minori presenti in Italia – sono i dati delle Regioni – sono accolti per il 70% in strutture di accoglienza, mentre il 23% trova ospitalità presso soggetti privati. Gran parte dei minori accolti in famiglia provengono dall’Ucraina (92%). (Ansa)
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