Vibo: luna park gratis per i bimbi disabili, il regalo fa infuriare alcuni genitori
L'iniziativa del giostraio accolta con entusiasmo dal Comune ha scatenato alcuni commenti di disapprovazione: «Esempio di vera integrazione», ironizzano sul web, ma l'assessore si difende e ricorda il successo in altre città
«Non siamo neanche più alla frutta. Siamo all’amaro», scrive sulla sua pagina Facebook Enrico Mignolo, presidente dell’associazione “Io autentico” e papà di un bambino disabile. Il riferimento è all’iniziativa di un giostraio che ha deciso di offrire – come in tante altre città d’Italia – una giornata speciale al Luna Park. L’appuntamento è previsto per sabato mattina dalle ore 10 alle ore 12:30 alle giostre di Viale della Pace di Vibo Valentia ed «è rivolto – si legge – esclusivamente e interamente ai ragazzi con disabilità e ai loro accompagnatori». Un “regalo” che alcuni genitori con bimbi disabili non hanno gradito affatto. L’iniziativa – stando ai numerosi commenti – negherebbe gli obiettivi di inclusività tanto che qualcuno ironizza: «È questo un esempio di vera integrazione?». Altri parlano di doppio errore. L’iniziativa è stata infatti sposata dal Comune e divulgata con apposita delibera a firma degli assessori alle Attività produttive Carmen Corrado e alle Politiche sociali Lillo Scionti. «Non capisco tutto queste critiche», commenta l’assessore Scionti raggiunto telefonicamente. «Il giostraio ha fatto un regalo a Vibo Valentia, così come è avvenuto, ad esempio a Genova e Bologna, tanto per citare alcune città che hanno ospitato eventi simili.
Negli altri capoluoghi l’idea è stata accolta con grande entusiasmo, non a Vibo e non capisco il perché». Si dice dispiaciuto ma convinto dell’iniziativa che «non arrecherà danno a nessuno, ma sarà un momento di gioia e divertimento», anticipando di avere ricevuto molte adesioni da parte di associazioni che si occupano di ragazzi con disabilità. Le proteste di alcuni genitori sono giunte anche a “Palazzo Luigi Razza”, tanto che «domani mattina – riferisce l’assessore – incontrerò una psicologa e una psicoterapeuta che già stamattina avevano chiesto di essere ricevute. Insieme affronteremo la questione, mi spiegheranno il loro punto di vista che ascolterò con grande interesse. Poi valuterò». Quindi la chiosa finale: «Da sempre mi occupo di ragazzi con disabilità. Ora nel mio ruolo di assessore lo faccio con maggior impegno. E non reputo in nessun modo che l’iniziativa possa “ghettizzare” o danneggiare alcuno. Ne sono convinto e vado avanti per la mia strada».
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