martedì,Ottobre 22 2024

Istituti di vigilanza e corruzione a Vibo, lascia il carcere condannato di Briatico

Decisione del magistrato di Sorveglianza di Napoli dopo un’istanza del difensore. Ad aprile la decisione della Cassazione all’epilogo dell’operazione Fox

Istituti di vigilanza e corruzione a Vibo, lascia il carcere condannato di Briatico
Michele Purita

Lascia il carcere per gli arresti domiciliari per motivi di salute Michele Purita, 56 anni, di Cessaniti, residente a Briatico. Si trovava detenuto nel carcere napoletano di Poggioreale per scontare una condanna definitiva a 5 anni di reclusione confermata il 3 aprile scorso dalla Cassazione al termine dell’operazione denominata Fox, coordinata dalla Dda di Catanzaro. Gli arresti domiciliari sono stati concessi dal magistrato di Sorveglianza di Napoli a seguito di un’istanza presentata dall’avvocato Francesco Schimio. Michele Purita doveva rispondere di  illecita concorrenza, minacce e tentata estorsione ai danni dell’imprenditore e testimone di giustizia Pietro Di Costa, titolare di un istituto di vigilanza a Tropea che avrebbe operato in concorrenza con l’istituto di Purita.  I reati per Purita e Carmelo Barba erano aggravati dalle modalità mafiose e dalla presunta vicinanza degli imputati ai clan Lo Bianco e Barba di Vibo Valentia. Pietro Di Costa, secondo l’accusa, sarebbe stato costretto con metodi mafiosi ad astenersi dall’operare in concorrenza con l’istituto di vigilanza (Sud Security) gestito da Michele Purita che è stato riconosciuto colevole anche di concorso in corruzione.

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