martedì,Novembre 26 2024

Drapia, novità in arrivo al polo museale ed espositivo del castello “Galluppi”

Il gruppo di esperti coordinati dal direttore del Museo Emilio Minasi è al lavoro per allestire la mostra sulla civiltà preistorica e protostorica di Torre Galle e del Monte Poro

Drapia, novità in arrivo al polo museale ed espositivo del castello “Galluppi”
Emilio Minasi, direttore del Museo “Galluppi”

La “Mostra sulla civiltà preistorica e protostorica di Torre Galle e del Monte Poro” che il Comune di Drapia intende realizzare di concerto con il direttore del Museo “Pasquale Galluppi” di Caria, Emilio Minasi, inizia a muovere i primi passi. La giunta ha infatti dato il disco verde al restauro dei reperti storici, propedeutico all’iniziativa che successivamente verrà realizzata. «I reperti che sono in custodia al Comune di Drapia, per volere della sovrintendenza dei Beni culturali di Reggio Calabria e Vibo Valentia – ci ha fatto sapere il direttore del Museo Emilio Minasi -, saranno restaurati secondo il progetto scientifico redatto dall’archeologa Maria Teresa Iannelli e saranno oggetto di approvazione della sovrintendenza archeologica di Reggio Calabria e di Vibo Valentia. I lavori saranno eseguiti da una ditta di restauro specializzata, ancora da individuare, inserita fra quelle riconosciute dal Ministero della Cultura dopodiché, i reperti individuati e restaurati andranno a comporre la mostra che sarà poi allestita presso il castello di Caria». Sui reperti in questione «si eseguirà una ripulitura scientifica – ha sottolineato Minasi – e se qualcosa si potrà risaldare, lo giudicheranno i restauratori stessi».

La campagna di scavi archeologici del 2013

Verranno dunque esposti «per lo più ritrovamenti in metallo provenienti dalle tombe di località “Torre Galli”, riportati alla luce dai primi scavi archeologici compiuti nei primi anni ’20 del Novecento dal famoso archeologo Paolo Orsi, includendo anche gli ultimi reperti emersi nell’ultima campagna di scavi effettuata in loco nel 2013 da parte dell’Università Federico II di Napoli, con l’equipe del prof. Marcoo Pacciarelli. Lui, di fatto, è il massimo studioso del sito di “Torre Galli” e di Paolo Orsi». A luglio di quest’anno, l’amministrazione comunale di Drapia ha individuato e composto una squadra di esperti che si sta occupando per la realizzazione della mostra in questione. Il gruppo, coordinato dal direttore Minasi, è composto dall’archeologa Maria Teresa Iannelli, dall’esperto Francesco Rombolà e dall’architetto Vincenzo Calzona. Per il sindaco Alessandro Porcelli «è necessario procedere all’implementazione del polo museale ed espositivo all’interno del castello, con interventi duraturi che ampliano l’offerta culturale già presente con la biblioteca comunale e le numerose iniziative avutesi. Per la realizzazione di questo importantissimo evento si attingerà a fondi di bilancio comunale e, con i prossimi atti amministrativi, si definiranno le ultime cose relative alla realizzazione del progetto».

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