lunedì,Dicembre 23 2024

Pietra Cappa, l’associazione “Vivi Serra San Bruno” alla scoperta del monolite più alto d’Europa

Escursione presso il geo-sito e tappa ai ruderi della Chiesetta di San Giorgio, un monastero di epoca bizantina del VII-VIII secolo

Pietra Cappa, l’associazione “Vivi Serra San Bruno” alla scoperta del monolite più alto d’Europa

Il Parco nazionale dell’Aspromonte sarà il protagonista della prossima tappa escursionistica dell’associazione “Vivi Serra San Bruno”. Il sodalizio diretto da Mario Papasodaro farà tappa a San Luca presso Pietra Cappa, il monolite più alto d’Europa. Gli appuntamenti dell’ente, dopo i positivi riscontri ottenuti anche in occasione della recente Festa del fungo, continuano a registrate interesse crescente. Si cerca di abbinare il percorso alla promozione del territorio dal punto di vista culturale e storico: «Pietra Cappa – spiega Papasodaro- è un geo-sito affascinante, avvolto da tanti misteri. È il simbolo di quella che è nota come la Valle delle grandi pietre. Vi sono svariate legende che ruotano intorno al gigantesco monolite e da qui si può godere un panorama da sogno che si affaccia sul mare Jonio». L’escursione rientra nelle iniziative promosse mensilmente da “Vivi Serra San Bruno”, concretizzate durante tutto il periodo dell’anno e non limitate al periodo primaverile-estivo: «Il nostro obiettivo è quello di far conoscere le località più interessanti della nostra regione, anche quelle poco conosciute. Le adesioni che via via raccogliamo, le manifestazioni di stima da parte dei partecipanti per la qualità del nostro progetto, ci spingono a migliorare, a proseguire lungo questo tracciato».

La tappa nel Reggino rappresenta un ulteriore tassello di un percorso in crescita che vede l’associazione collaborare e stringere solide amicizie con altri sodalizi attivi nel comprensorio calabrese: «Pietra Cappa, con la sua altezza di 140 metri e l’estensione di 4 ettari è un punto di grande richiamo a livello mondiale. Non per niente su di esso ci sono tanti misteri e leggende. Il suo nome “Cappa” deriva da “coppa rovesciata”, in riferimento alla cavità interna che la contraddistingue. Le origini di questo grande masso sono davvero antiche: nei documenti medioevali si legge di pietra Gauca ovvero pietra vuota, un toponimo riconducibile non solo a pietra Cappa ma a tutta la zona circostante». L’escursione avrà una durata di circa 5 ore con difficoltà medio-alta. «Sempre in giornata faremo una visita presso i ruderi della Chiesetta di San Giorgio, un monastero di epoca bizantina del VII-VIII sec d.C., una delle 4 chiese a croce greca in Calabria, meno famosa di Stilo ma probabilmente la più grande e maestosa delle quattro. In più i partecipanti avranno modo di osservare le rocce di San Pietro dove c’è anche il rifugio dove i monaci basiliani pregavano». Il raduno da Serra è previsto alle ore 7.30 del 15 ottobre.

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