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Mileto, dure critiche dal sindaco al nuovo Piano di dimensionamento scolastico

La bozza di documento priva di dirigenze il territorio comunale. Giordano: «Dispiace constatare che la fredda legge dei numeri venga accolta supinamente dalla politica»

Mileto, dure critiche dal sindaco al nuovo Piano di dimensionamento scolastico
giordano fortunato salvatore
Il sindaco Giordano

Polemiche a Mileto sul nuovo Piano di dimensionamento scolastico. La bozza di documento, di fatto, esclude la cittadina normanna dalle dirigenze scolastiche. Da qui la dura presa di posizione del sindaco Salvatore Fortunato Giordano. «Dispiace constatare – afferma al riguardo – che la legge fredda dei numeri venga accolta supinamente dalla politica, senza che vi sia la possibilità di andare oltre, di trovare soluzioni migliorative che non siano semplicemente apposizione di timbri notarili su numeri asettici. L’ultima bozza del Piano di dimensionamento scolastico diventa questo. Una fredda operazione matematica che non tiene conto, nel caso specifico, delle richieste formulate dal Comune di Mileto sia con lettera del sindaco del 4/9, sia con delibera della GC n. 98 del 7/9 e sia nella riunione tenutasi alla Provincia dal delegato consigliere Domenico Pontoriero, che tra l’altro riveste il ruolo di Dgs a Mileto». Il primo cittadino prosegue nella sua disamina ritenendo del tutto inaccettabile che Mileto, demograficamente il terzo maggiore Comune dell’intero territorio provinciale dopo Vibo Valentia e Pizzo, «solo per la classica applicazione della regola “uno più uno fa due” rimanga senza alcuna dirigenza scolastica». E a supporto della sua tesi ricorda, tra l’altro, che la città è «sede episcopale, portatrice di una storia normanna, da sempre sede di distretto scolastico e anche centro sanitario del comprensorio, sede della Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, Centro di volontariato e di aiuto delle popolazioni più deboli – esiste un progetto Sai, un altro di accoglienza di minori, varie case di riposo per anziani, l’associazione Maranathà per la cura delle tossicodipendenze, è sede di una alta scuola di formazione della musica (Cmi) – e quindi di sicuro avvenire e sviluppo, in quanto centro religioso-culturale-sociale della provincia di Vibo Valentia».

Un render del progetto

Per il sindaco, poi, del tutto inascoltate risultano non solo le ragioni della sua amministrazione, ma anche quelle delle istituzioni scolastiche del territorio, «in primis dell’Istituto comprensivo a cui in queste ultime ore si aggiunge quella dell’Ite Galilei di Vibo Valentia, rimasto senza dirigenza, che qui a Mileto ha una sede staccata. Nessuno – prosegue – ha ritenuto di accogliere l’importanza che assume la scuola per un territorio come quello di Mileto, che certo ha tutte le suddette referenze, ma è anche Centro di dispersione scolastica e necessita di essere trattata quale “presidio di legalità”. Le ultime vicende dimostrano la precarietà dell’ambito sociale, se veramente vogliamo offrire alle nostre più giovani popolazioni e alle famiglie supporti concreti per la loro crescita e far sentire loro vicine le istituzioni democratiche. A cosa serve – si chiede a questo punto amaramente Giordano – impegnarsi come Istituzione territoriale a fornire istituti ristrutturati e innovativi – Mileto in questi anni ha provveduto a ristrutturare due plessi e ha in corso con il Pnrr la demolizione e ricostruzione di altri due plessi, nonché la costruzione ex novo di un asilo nido – se poi arrivano dall’alto questi ostacoli alla formazione e allo sviluppo dell’ organizzazione scolastica»? Il critico intervento del sindaco si chiude ribadendo di non condividere la bozza del Piano di dimensionamento e chiedendo quindi sia alla Provincia che alla Regione «di rivedere il tutto e di non basarsi su numeri freddi, ma di insistere affinché le dirigenze vengano assolutamente aumentate, trovando soluzioni adeguate alle varie esigenze territoriali come Mileto».

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