Sanità nel Vibonese: cambia la convenzione e dializzato resta senza servizio di trasporto
L’appello del figlio attraverso una lettera alla nostra testata affinchè chi di competenza si faccia carico della situazione del padre residente a Brivadi di Ricadi e in cura all’ospedale di Tropea
Continuano gli enormi disagi per quanti soffrono di insufficienza renale cronica, patologia che necessita di un trattamento emodialitico. L’ultima segnalazione arriva alla nostra redazione attraverso una lettera di Roberto Rizzo, figlio del sig. Giuseppe Carmelo Rizzo residente nella frazione Brivadi del comune di Ricadi. “Dal mese di febbraio di quest’anno, mio padre – denuncia Roberto Rizzo – è sottoposto a trattamento emodialitico presso la Struttura semplice di dialisi sita all’ospedale di Tropea. II trattamento è a cadenza trisettimanale nei turni di martedì, giovedì e sabato. Considerata l’età avanzata, le patologie in atto, la circostanza che vive solo con mia madre, in quanto io abito nel comune di Lamezia Terme e i miei fratelli abitano in Svizzera e che, dunque, non vi sono familiari in condizioni di poterlo accompagnare durante i trattamenti emodialitici, mio padre ha sempre fruito del servizio di trasporto – sia per l’andata che per il ritorno – messo a disposizione dalla Croce Rossa Italiana che opera sul territorio in forza di un’apposita convenzione stipulata con l’Asp di Vibo Valentia. Dallo scorso mese di agosto, l’Asp di Vibo Valentia ha sospeso il servizio di trasporto nei confronti di mio padre. La ragione della sospensione deriverebbe dalla circostanza che fra la Croce Rossa Italiana operante sul territorio del vibonese e l’Asp di Vibo Valentia sarebbe stata stipulata una nuova convenzione che presenta caratteristiche “peggiorative” rispetto a quella precedente in quanto, per poter erogare li servizio di trasporto di che trattasi, detta convenzione richiederebbe la presenza, nella persona sottoposta a trattamento di emodialisi, anche di ulteriori gravi e non ben specificate patologie. Ho avuto modo di sapere che, recentemente, il commissario ad acta responsabile della Sanità in Calabria, in persona del presidente della Regione Roberto Occhiuto, ha emesso un decreto del 4 luglio 2023 che non sottopone l’erogazione del servizio di trasporto delle persone emodializzate alla suddetta condizione della presenza, in capo alle medesime persone emodializzate, di ulteriori gravi patologie. Anzi, questo decreto considera il trasporto come “parte integrante della cura”. In effetti, a ben vedere, la sola insufficienza renale cronica che necessita di trattamento emodialitico è già una grave patologia che comporta, come è ben noto, tutta una serie di conseguenze che richiedono una apposita assistenza medico-infermieristica”. Da qui l’appello di Roberto Rizzo affinchè venga posta fine ad una “grave ingiustizia” che sta vivendo il padre al pari di altri residenti nel Vibonese affetti dalla medesima patologia.
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