Incendio al Lido degli Aranci di Bivona, in fumo un pezzo di storia vibonese
Negli anni ’70/80 la struttura turistica fu una location di manifestazioni che richiamavano personaggi dello spettacolo di fama nazionale. Il commosso ricordo del cantante e compositore Umberto Napolitano dopo l’alluvione del 2006 e le sue serate insieme a Fabrizio De André
Nel 1986 Fabrizio De Andrè salpa con la sua barca, la “Jamin”, per un viaggio nel Mediterraneo. Nel mese di agosto giunge nel porto di Vibo Marina, dove getta le ancore lontano da occhi indiscreti. Con il suo carattere schivo e riservato, preferiva restare in disparte, evitando interesse e curiosità. Ma quello della “Jamin” non fu semplicemente uno “scalo tecnico”, in quanto Fabrizio fece sosta nel porto vibonese per diversi mesi. La sua compagna, Dori Ghezzi, soggiornava al Lido degli Aranci di Bivona, da dove si spostava per le serate che aveva in programma nei diversi centri della costa per poi far ritorno al residence, dove si riuniva con Fabrizio e spesso in compagnia del cantante e compositore Umberto Napolitano, anch’egli ospite della stessa struttura, il quale nel 2009 lanciò un appello per la rinascita del mitico Lido, distrutto dall’alluvione del 2006. Questo il suo commosso amarcord di quel periodo:
“Cari amici, io sono legatissimo al mitico villaggio turistico Lido degli Aranci di Vibo Valentia Marina: vi ho vissuto le estati più belle della mia gioventù, quand’ero un cantante famoso e, soggiornandovi ogni estate , da lì mi spostavo al pomeriggio per andare a fare le serate (gli spettacoli), per rientrarvi, però, puntualmente ogni notte. E quando non lavoravo, vivevo la mia vita come un normale turista facendo amicizia con gli altri villeggianti, partecipando ai giochi organizzati dallo staff degli animatori, sempre pimpanti e all’avanguardia e vedendo, di anno in anno, crescere i miei fan preferiti, come Giovannino, Peppino e Vincenzo. Insomma, un divertimento assicurato in una meravigliosa cornice marina, come la Calabria e Vibo Valentia, in particolare, sono in grado di offrire sempre. E non ero il solo artista a soggiornarvi, ne sono passati molti, ma, in particolare, mi ricordo un’estate vissuta insieme alla coppia Dori Ghezzi-Fabrizio De André, le mangiate esagerate (la cucina ottima ed abbondante era il nemico principale di coloro che temevano di ingrassare), le partite a carte e le cantate notturne in spiaggia, accovacciati in circolo attorno ai falò. Purtroppo, tempo fa, questo meraviglioso giocattolo è stato violato e disastrato dalla famigerata inondazione del 3 luglio 2006. Molti vibonesi e aziende locali hanno subito notevoli danni, ma il Lido degli Aranci è stato completamente inondato e distrutto, cancellando in un attimo anni di splendore, di sacrifici e di migliorie aggiunte costantemente, stagione dopo stagione. Molti lavoratori hanno perso il loro posto che amavano oltre la sicurezza che rappresentava per il futuro. Lo Stato è intervenuto celermente mettendo a disposizione fondi adeguati, ma la burocrazia ha fatto sì che la maggior parte di essi siano ancora fermi, bloccati. La direzione si è data da fare, per non disperdere definitivamente tanti anni di avviamento, dando vita ad un Hotel che ne porta il nome, sorto nei pressi, e che servirà, lavorando, a permettere la ricostruzione del villaggio…perduto. Io non faccio e non vendo pubblicità sul mio blog, ma per Saverio Mancini e la sua famiglia, proprietari e imprenditori, per me è un onore ed un piacere contribuire a promozionare le loro attività (Hotel 501 e, appunto, Hotel Lido degli Aranci), apportando il mio piccolo contributo per finanziare la rinascita del mitico Villaggio Lido degli Aranci, dove ho scritto, tra l’altro, una delle mie più belle canzoni: Un’estate d’amore. Approfitto di queste righe per ricordare anche che la famiglia Mancini ha rappresentato uno dei punti principali di riferimento mediatico promozionale della Calabria a livello nazionale ed internazionale. Le manifestazioni musicali quali Canta Calabria, Sei giorni di Vibo e, la più recente, Due voci per l’Inverno, hanno ospitato i più grandi artisti della musica leggera italiana, lanciando direttamente calibri del nome di Mino Reitano e Mia Martini”.
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