Assemblea dei sindaci: sì al bilancio di previsione della Provincia di Vibo
Il presidente dell’ente, Corrado L’Andolina, ottiene il via libera anche dai primi cittadini. Solo due gli astenuti
Dopo il Consiglio provinciale ottiene il via libera anche dall’assemblea dei sindaci, il bilancio di previsione 2023-2025 della Provincia di Vibo Valentia. Si tratta di un parere per legge obbligatorio ma non vincolante, ma che assume inevitabilmente un valore politico alla luce della “spaccatura” che si è registrata sull’argomento nel corso dell’ultimo Consiglio provinciale dove il bilancio è passato con quattro voti favorevoli e due contrari (mentre altri quattro consiglieri sono usciti dall’aula al momento del voto). Nel corso dell’assemblea dei sindaci odierna, invece, su 36 sindaci presenti (che rappresentano l’81,50% della popolazione residente sul territorio provinciale), ben 34 hanno votato parere favorevole al bilancio di previsione (tra cui il sindaco della città capoluogo, Vibo Valentia). Solo due gli astenuti: il sindaco di San Nicola da Crissa Giuseppe Condello (nel gennaio scorso sfidante alle elezioni provinciale dell’attuale presidente Corrado L’Andolina) e il primo cittadino di Capistrano, Marco Martino (il cui nome circolava a dicembre quale possibile candidato alla presidente della Provincia per il centrodestra ma le cui aspirazioni sono state messe da parte dopo l’invio nel suo Comune della Commissione di accesso agli atti da parte della Prefettura). Il presidente della Provincia Corrado L’Andolina incassa così un altro “via libera” e il bilancio di previsione – che tornerà ora in Consiglio provinciale – si avvia verso il varo definitivo. Dopo gli interventi di natura tecnica del segretario generale, Domenico Arena e della responsabile della macro area economico-finanziaria dell’Ente, Caterina Gambino, era stata la volta di una comunicazione, dai connotati istituzionali, del presidente Corrado L’Andolina, che ha reso edotta l’assemblea dei sindaci «delle interlocuzioni ufficiali, di carattere politico-istituzionale, intercorse con il Ministero dell’Interno e con l’Unione delle Province d’Italia, ai fini di una risoluzione definitiva delle problematiche economico-finanziarie dell’Ente». Ad intervenire, manifestando i loro pareri favorevoli, ma chiedendo «maggiore coinvolgimento nelle scelte strategiche del territorio e, in particolare, in quelle che investono le loro realtà comunali sono stati, poi, i sindaci di Vibo Valentia, Maria Limardo, di Stefanaconi, Salvatore Solano e di Rombiolo, Domenico Petrolo. Quest’ultimi due hanno, inoltre, chiesto «un coinvolgimento politico dei rappresentanti istituzionali, regionali e nazionali, del Vibonese», auspicando da consiglieri regionali e parlamentari «un’assunzione di responsabilità, nei riguardi di un Ente che vive una situazione assai delicata che, se non adeguatamente affrontata, potrebbe riverberarsi in maniera ancora più deleteria sul territorio provinciale». A prendere la parola per evidenziare «l’assenza del Comune di Drapia dal Piano delle opere pubbliche, allegato al Bilancio», è stato, nelle fasi finali dell’assise, il sindaco Alessandro Porcelli, che ha chiesto pertanto di «sanare, al più presto, questa situazione assai penalizzante per la comunità che amministra».
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