Acqua non potabile nelle frazioni di Vibo, Iannello (Pd): «Una vergogna»
L’esponente dem sollecita ulteriori analisi: «Si punti anche sulla prevenzione e manutenzione. Situazione non più tollerabile»
In merito alla questione acqua non potabile nelle frazioni Triparni, Longobardi e Bivona, Antonio Iannello, del direttivo Pd Vibo Valentia, sollecita il sindaco Maria Limardo a procedere con nuove analisi: «Sono trascorse due settimane dall’ordinanza del primo cittadino. È un obbligo tutelare la salute pubblica ma è anche vero che bisogna attivare ogni tipo di prevenzione adottando tutte quelle misure per garantire la potabilità dell’acqua, con la costante manutenzione dei serbatoi, perdite fognarie e le riparazioni delle tantissime perdite idriche più volte segnalate che sono la causa di innesco delle contaminazioni visto che le due reti spesso sono a contatto». Relativamente alla situazione di Triparni, «dall’ordinanza risulta un solo controllo effettuato sulla fontana pubblica di Piazza Chiesa, ciò non può certificare che tutta la rete idrica è inquinata anche perchè esistono due serbatoi di accumulo, uno a monte che alimenta il centro abitato del paese ed uno a valle che fornisce l’acqua a tutte le abitazioni costruite lungo la Strada Provinciale. Invece per essere certi andavano eseguiti i controlli presso la sorgente».
Iannello sottolinea: «Naturalmente questo provvedimento che ha un impatto notevole su tre grandi comunità come Triparni, Longobardi e Bivona sta creando moltissimi disagi e malcontento ai cittadini in quanto vieta l’utilizzo dell’acqua per scopi potabili. In pratica non può essere usata nemmeno per l’igiene orale, lavaggio di oggetti per l’infanzia, lavaggio stoviglie e degli alimenti. Ed è per tutto ciò che si chiede di velocizzare tutti gli interventi al fine di far rientrare i valori». Dito puntato contro la scarsa comunicazione: «Nessun manifesto è stato affisso nelle piazze o vicino le fontane che continuano ad erogare l’acqua senza alcuna accortezza aggiuntiva a tutela dei bambini». Oltre la non potabilità, Triparni deve pure fare i conti con la mancanza d’acqua: «Dal tardo pomeriggio e fino alla mattina del giorno dopo, la fornitura di acqua viene completamente interrotta con ulteriori disagi per i cittadini, benché non siamo più nella criticità dei mesi di luglio e agosto. Una situazione insostenibile mai accaduta negli anni passati. Sicuramente questa questione è condizionata dalla mancata riparazione delle tante perdite idriche più volte segnalate, in particolare sulla condotta principale che collega il serbatoio con Loc. Facciolo e Contrada Trisaino. Ricordiamo che persiste la perdita fognaria che convoglia gli scarichi delle case popolari in via Roma 120». Infine Iannello aggiunge: «Sarebbe interessante capire quando è stato eseguito il penultimo controllo dell’acqua al fine di avere un quadro complessivo della situazione dei valori. I cittadini sono esasperati di questa incompressibile situazione e sono pronti ad ogni forma di protesta per riavere una condizione igienico sanitaria che ha superato i limiti della sopportabilità. È proprio una vergogna».
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