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Amministrazione Limardo, Soriano (Pd): «Una Regina indifesa tenuta a galla da un pedone»

Il capogruppo del Partito democratico condanna anche l'azione politica di "Città Futura" alla ricerca, al pari di altri gruppi, di una verginità politica dopo anni di fallimenti

Amministrazione Limardo, Soriano (Pd): «Una Regina indifesa tenuta a galla da un pedone»
Il Municipio di Vibo e nei riquadri Maria Limardo e Giuseppe Policaro
soriano stefano
Il consigliere del Pd Stefano Soriano

“Il day after del Consiglio comunale ci consegna un’amministrazione divisa che sta contestualmente lacerando anche la città e inasprendo i toni della politica”. Ad affermarlo è Stefano Soriano, uno dei consiglieri che ieri è uscito dalla sala consiliare di “palazzo Luigi Razza” una volta resosi conto dell’assenza dei numeri da parte della maggioranza. Con lui anche gli altri consiglieri comunali del Partito democratico, quelli dei Cinque Stelle, di “Vibo Democratica” e dei Progressisti. Salvo uno che, pur sedendo con la minoranza, con la sua presenza ha consentito la validità della seduta salvando, di fatto la maggioranza: Giuseppe Policaro. Ieri non vi è stato alcuno scacco matto all’opposizione – ha spiegato Soriano -, semmai abbiamo assistito a una Regina indifesa tenuta a galla – ancora per poco? – solo da un pedone, per parlare nel gergo degli scacchi che tanto piace al capogruppo di Forza Italia. Undici consiglieri su trentadue non rappresentano la città. Consentono di certo di continuare a bivaccare in Comune ma non rappresentano più la maggioranza né del Consiglio né della città”.

Vito Pitaro

Per il capogruppo del Pd il dato di fatto è il seguente: Dal punto di vista politico assistiamo al più classico tentativo di purificazione da parte di un gruppo come quello di “Città Futura” che si allontana (?) dalla maggioranza non per scarsa condivisione dell’azione amministrativa né per carenza di postazioni in giunta, bensì perché ha compreso che questo sindaco è in grossa difficoltà nell’opinione pubblica e contestualmente vuole provare a modificare gli equilibri politici del centrodestra a Vibo Valentia. Oggi a questo gruppo, o quanto meno ai suoi leader, non interessa più la città ma semplicemente un riposizionamento e un riequilibrio nei rapporti di forza in vista delle prossime elezioni. Per loro Vibo può fallire – spiega ancora Soriano e anche questa amministrazione deve fallire perché deve rinascere un nuovo centrodestra o un soggetto politico ancora più indefinito che si ripresenti vergine alla città. A loro si aggregano – almeno negli intenti – quei consiglieri o gruppi politici che fin qui non hanno trovato alcuna identità se non l’avversione verso il sindaco Limardo. Il tutto sempre con il fine di tentare una rigenerazione non urbana, ma politica che non guarda a una città migliore ma semplicemente a un migliore posizionamento di questi gruppi in una futura amministrazione vincente. Perché c’è chi l’opposizione non la sa proprio fare e si trincera dietro il moderatismo o il centrismo per camuffare il proprio trasformismo. Ma il tempo è galantuomo”.

Maria Limardo

Il day after è amaro più che per quelli che l’opposizione l’hanno sempre fatta in modo costruttivo e che ieri – aggiunge Soriano – si sono ritrovati quasi tutti dietro a un tavolo in una conferenza stampa tesa a smascherare i tanti giochi e giochini di cui vive questa città. Ma ancora più che per noi è amaro per una città che, se solo riuscisse ad affrancarsi dal bisogno, si accorgerebbe senza ombra di dubbio che buona parte della classe politica in realtà di politico non ha nulla. La politica è altra cosa. La politica è servizio – conclude Soriano – non per se stessi ma per gli altri perché una comunità cresce e si evolve solo se tutti remano nella stessa direzione. La nostra opposizione continuerà in Consiglio e nei luoghi deputati cercando fino all’ultimo istante di essere di aiuto alla città e ai cittadini con la speranza che le prossime elezioni oramai vicine riconoscano il fallimento di chi ha amministrato questa città, senza alcuno sconto per chi ha abbandonato a pochi metri dal traguardo. In tutto questo è rimasto un solo piccolo pedone a difendere la Regina con buona parte dei pezzi della scacchiera già divorati dall’avversario che questa volta è tutto interno all’amministrazione di centrodestra”.

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