Premio Porto Santa Venere, la top manager Marino e il richiamo per la propria terra
Il riconoscimento conferito alla professionista che dirige lo stabilimento Baker Hughes-Nuovo Pignone: «Lo dedico alla mia famiglia e ai dipendenti». Tra i premiati anche il chirurgo Nardo e il distaccamento dei Vigili del fuoco
“Per la particolare attenzione ai temi dell’innovazione, della formazione e del lavoro femminile, della promozione del sociale e dell’ambiente. Per aver scelto di ritornare nella nostra Calabria e per il legame instaurato con la comunità di Vibo Marina. In segno di riconoscenza e stima”. È tutta racchiusa nella motivazione del conferimento del “Premio Porto Santa Venere 2023”, organizzato dalla Pro Loco di Vibo Marina e giunto alla sua decima edizione, la storia di Maria Francesca Marino, la giovane manager che dirige lo stabilimento Baker Hughes-Nuovo Pignone di Vibo Marina, un’azienda leader nel settore metalmeccanico che produce macchinari di alta tecnologia esportati in tutto il mondo dal porto vibonese. Dopo la laurea in ingegneria meccanica, conseguita presso l’Università di Pisa, e dopo sedici anni di studi ed esperienze di lavoro in Italia e all’estero, è tornata a casa, nella sua Calabria, per rivestire un incarico apicale in un’azienda statunitense attiva in 120 paesi del mondo e con più di 55 mila dipendenti, di cui il venti per cento donne, e un fatturato che si aggira sui 20 miliardi di dollari. «Considero Vibo una tappa importantissima, sotto l’aspetto professionale, personale, formativo- ha dichiarato in un’intervista-. Una tappa che mi dà la giusta carica per il futuro. A Vibo siamo fondamentali per tante persone, con attenzione per il benessere psico-fisico dei dipendenti, delle famiglie e della comunità. Investo molto sulla formazione perché dobbiamo far nascere nuovi talenti che, a fronte di tanti che partono, possano rimanere per dare un contributo allo sviluppo della Calabria». Lo stabilimento di Vibo, di cui è a capo l’ing. Marino, è un polo d’eccellenza nel settore degli scambiatori ad aria in campo energetico. Fornisce lavoro a 80 dipendenti con un indotto di 20 aziende calabresi e registra un giro d’affari di 14 milioni di euro. Nel 2019 l’azienda Usa ha investito nello stabilimento di Porto Salvo 10 milioni di euro in una nuova linea produttiva, tutta robotizzata e digitale, per la produzione di turbine a gas a basso impatto ambientale. «Lo stabilimento- ha dichiarato la giovane manager- diventerà un centro di produzione di tecnologia innovativa, un esempio di transizione ecologica». Il premio, consistente in un pregevole bassorilievo realizzato dall’artista vibonese Antonio La Gamba, è stato consegnato dal presidente della Provincia di Vibo Valentia, Corrado L’Andolina, e dal dirigente scolastico dell ’I.C.S. “Amerigo Vespucci” di Vibo Marina. Mentre continua la fuga di cervelli dalla regione, c’è anche chi, come lei, è ritornata in Calabria spinta dall’amore per la propria terra.
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Al Porto di Vibo Marina una scritta con dichiarazione d’amore