Rinascita Scott: dentista lascia il carcere per i domiciliari
E’ accusato di associazione mafiosa e di aver aiutato il boss Luigi Mancuso. Per lui la Dda ha chiesto la condanna a 16 anni di carcere
Lascia il carcere per gli arresti domiciliari il dentista Agostino Redi, 61 anni, di Limbadi, detenuto per l’inchiesta Rinascita Scott. Nei suoi confronti la Dda di Catanzaro il 7 giugno scorso, al termine della requisitoria ha chiesto per lui la condanna a 16 anni di reclusione. A sostituire la misura cautelare nei confronti di Agostino Redi è stato il Tribunale collegiale di Vibo Valentia – dinanzi al quale si sta svolgendo il maxiprocesso Rinascita Scott – in accoglimento di una richiesta proveniente dagli avvocati Guido Contestabile, Natale Polimeni e Pietro Antonio Corsaro. La decisione dei giudici tiene conto delle condizioni di salute dell’imputato che “non possono non riverberarsi sulle esigenze cautelari e, segnatamente, sul pericolo di recidivanza, comportandone un affievolimento”. Agostino Redi è accusato del reato di associazione mafiosa ed in particolare di aver sfruttato la sua veste di professionista (dentista) per aiutare il boss di Limbadi Luigi Mancuso a muoversi sul territorio, accompagnandolo personalmente, quando necessario, con la propria autovettura, così da garantirgli un sostanziale anonimato, rendendo più complesse e difficoltose le indagini della polizia giudiziaria. Agostino Redi avrebbe altresì veicolato messaggi ed imbasciate nei confronti degli accoliti e della consorteria (in generale) e di Luigi Mancuso (nello specifico).
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