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Sfiducia a giunta Limardo, Santoro: «Hanno fallito, ma consiliatura sino a marzo è un obbligo»

Secondo il consigliere comunale dei Cinque Stelle, la maggioranza deve assumersi la responsabilità di concludere quanto iniziato, dal teatro alla scala mobile sino ad altre opere pubbliche

Sfiducia a giunta Limardo, Santoro: «Hanno fallito, ma consiliatura sino a marzo è un obbligo»
Domenico Santoro
Il sindaco Maria Limardo

“Piano di Recupero No, Rilascio condoni No, trasferimenti terreno ai proprietari No, mitigazione rischio alluvione No, ovvero quattro anni di amministrazione Limardo passati invano, tante promesse senza nessun risultato né tecnico né politico”. E’ quanto sottolinea in una nota il consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle Domenico Santoro. Questa estate 2023 è passata senza la solita assemblea con i cittadini, quindi questa amministrazione non ha più nulla da dire, ma una risposta fattiva agli abitanti del quartiere, che hanno pagato i soldi del terreno e persino il Piano di recupero, le parcelle notarili e per avvocati, deve darla. Occorre darla prima della fine della consiliatura, per cui personalmente non richiederò la sfiducia di questa amministrazione prima di sentire il suo “battito del colpo” sul Pennello e sui progetti più importanti che Vibo Valentia attende da quasi dieci anni. Il M5S non vuole il “pennacchio” di aver fatto cadere questa Giunta se i cittadini ne soffriranno. Ricordo che i cittadini hanno anche diritto al teatro, alla scala mobile, un tribunale nuovo, alle strade senza buche, ecc., per cui nel tempo che rimane occorre concludere l’iniziato concedendogli anche la foto del “già fatto”, che tante volte abbiamo visto in questi anni, inutilmente. Una giunta ormai in crisi di identità politica, formata dalla sola Forza Italia senza la miriade dei partitini iniziali, che sta per essere sfiduciata dai suoi stessi consiglieri che devono avere la consapevolezza che ai cittadini devono dare ciò che hanno promesso, per cui portare la consiliatura fino a marzo è un obbligo, e non solo per i gettoni di presenza. Soprattutto, non devono avere l’alibi di non aver concluso bene la consiliatura per poter richiedere i voti sulle stesse promesse o addirittura con un sindaco che si veste di novità, perché ormai è chiaro che le destre sgovernano Vibo Valentia da quasi 20 anni. Vent’anni di impoverimento, di figli migrati al Nord, di mafia e massoneria – conclude Santoro – che dirigono le danze”.

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