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Ricadi: una nuova ondata di turisti fa registrare il sold out dopo una stagione partita a rilento – Video

Roberto Di Marco, presidente del Cogetur e titolare di una struttura ricettiva, traccia un bilancio della stagione turistica nella Costa degli dei

Ricadi: una nuova ondata di turisti fa registrare il sold out dopo una stagione partita a rilento – Video
Roberto Di Marco presidente Cogetur

Prima di essere soppiantato da Soverato, era Ricadi il Comune calabrese col reddito pro capite più elevato. Culla di Capo Vaticano, emblema della «Costa bella» tanto cara a Giuseppe Berto, nel 2022 ebbe il record di presenze turistiche. Qui i dati relativi alla tassa di soggiorno non sono ancora definitivi: quelli parziali, d’altronde, mostrano un trend in linea con l’anno precedente Insomma, andò benissimo nel 2022, perché ciò non dovrebbe accadere nel 2023? Rispetto al pre-pandemia c’è qualcosa da recuperare, ma i numeri sono confortanti, specie quelli relativi alla settimana di ferragosto, dopo un luglio in progressiva crescita e i mesi di maggio e giugno disastrosi, causa maltempo e assenza di costanti collegamenti aerei per incentivare i flussi degli turisti stranieri. 

Roberto Di Marco è il presidente del Cogetur, consorzio degli imprenditori turistici, ed è anche titolare di una importante struttura ricettiva di Ricadi. Anche a nome dei colleghi lamenta una mancata programmazione da parte della Regione Calabria che tarda ad avviare quegli interventi di salvaguardia e tutela delle spiagge che stanno scomparendo per effetto dell’erosione costiera.
Nel 2019, in piena pandemia, ha ampliato la struttura, ma non rifarebbe questo investimento. «L’avvio della stagione che da noi parte a metà maggio – dice – è stato un disastro totale. Il maltempo ha scoraggiato i vacanzieri. Ad aggravare la situazione la mancanza di voli che ha limitato la presenza di turisti stranieri. Ci siamo dovuti quindi rivolgere ad un turismo prossimale che è molto sensibile alle condizioni meteorologiche. Il martedì arrivavano le prenotazioni e il venerdì successivo le disdette. 

I primi segnali di ripresa li abbiamo registrati a metà giugno, da metà luglio è andata meglio, per avere una crescita ad agosto. Tre, quattro giorni prima di ferragosto abbiamo avuto un record di presenze che abbiamo accolto con entusiasmo, sebbene – sottolinea il presidente del Cogetur – una struttura ricettiva non può lavorare a pieno regime solo un mese all’anno. Ecco perché riteniamo fondamentale e non più rinviabile una pianificazione a livello regionale e comunale affinché si progetti un’accoglienza di qualità che non può prescindere dai servizi essenziali. La prima scommessa è quella di incentivare i voli charter. Il turismo è il motore dell’economia di questi territori e deve essere messo al primo punto dell’agenda politica», insiste Roberto Di Marco.

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