Inchiesta sulla depurazione nel Vibonese, il Wwf sostiene l’azione della Procura
L'associazione ambientalista ricorda di aver presentato al procuratore di Vibo anche diversi esposti che riguardano altre vicende relative a boschi, fiumi e torrenti
«Non possiamo come Wwf Calabria non plaudire e sostenere l’azione di contrasto della Procura di Vibo Valentia, denominata Wawe, operazione che mira a porre fine a condotte delittuose gravi di inquinamento ambientale delle acque marine lungo la costa vibonese ed oltre» E’ quanto spiega il Wwf Calabria in merito «all’inchiesta che ha ad oggetto lo smaltimento illecito di rifiuti liquidi, scarichi illeciti e il non corretto utilizzo dei fondi pubblici destinati al funzionamento dei depuratori da parte dei Comuni. Tutto ciò avviene a distanza di qualche giorno dalle coraggiose dichiarazioni del professor Silvio Greco, direttore di Ricerca della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e Consigliere nazionale del Wwf Italia, al quale va tutto il nostro sostegno e la nostra gratitudine. In attesa di conoscere gli esiti delle indagini ci auguriamo che altre possano scaturire dagli esposti presentati dal Wwf Italia, mediante il delegato per la Calabria, alla locale Procura che hanno ad oggetto altre vicende di inquinamento e di compromissione dei beni ambientali, che riguardano i boschi, i fiumi e i torrenti, ricadenti nel territorio di questa splendida e martoriata provincia».
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