L’ordinanza della Limardo “imprigiona” tonnellate di carburanti nei depositi di Vibo Marina – Video
L’interdizione al traffico delle autocisterne su Viale delle Industrie e Via Amerigo Vespucci per dieci ore al giorno frena le attività di distribuzione in tutta l’Italia Meridionale. Assopetroli scrive al prefetto
di Salvatore Bruno
L’ordinanza emessa dal sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, vieta la circolazione dei mezzi pesanti lungo Viale delle Industrie e Via Amerigo Vespucci per diverse ore durante il corso della giornata, con l’obiettivo di snellire il flusso del traffico nella frazione marina durante il periodo estivo. Il blocco, attuato dalle ore 10 alle 14 e dalle ore 16 alle 22, si ripercuote sulle attività del vicino Deposito Meridionale Petroli, centro di stoccaggio di prodotti petroliferi della Ludoil, che garantisce il rifornimento per oltre il cinquanta percento della rete di distribuzione dei carburanti non solo della Calabria ma anche delle altre regioni del Sud Italia. L’interdizione al transito per le autocisterne rallenta notevolmente i flussi di carico in un fase, quella dell’esodo estivo, in cui la domanda arriva a triplicare per i maggiori consumi dovuti agli spostamenti dei flussi di vacanzieri. «Questa situazione metterà presto in crisi il sistema degli approvvigionamenti – dice Mario Metallo coordinatore di Assopetroli Calabria –. Il Deposito ha provato a venire incontro alle esigenze della filiera distributiva anticipando l’apertura alle quattro del mattino. Ma si tratta di una soluzione tampone assolutamente insufficiente e molto costosa. Perché la modifica dell’orario costringe molti autisti a sobbarcarsi un pesante lavoro notturno con oneri gravosi per le aziende ma anche all’applicazione di maggiori pause per il giusto riposo dei conducenti, per come previsto dalle norme». Il provvedimento è stato assunto per facilitare i turisti delle località balneari del comprensorio, in cui già dal mese di giugno si registra un incremento dell’affluenza. Ma le conseguenze potrebbero essere imprevedibili. Perché non esistono percorsi alternativi per le cisterne, con tonnellate di carburanti destinate al mercato e che rimangono di fatto imprigionate in deposito. «Per questo – informa Metallo – abbiamo scritto al prefetto di Vibo Valentia ed anche alla Regione mettendo in guardia sui rischi derivanti da un rallentamento della rete di distribuzione ed anche sulle conseguenze economiche per imprese e lavoratori».