Mare sporco a Nicotera: per il Comune è perfettamente balneabile
L'amministrazione del sindaco Marasco ha interessato l'Arpacal per comprendere in modo scientifico la natura dei "nutrienti" presenti nei fondali marini della zona al fine di risolvere l'annosa problematica delle acque non pulite
«L’amministrazione comunale informa la cittadinanza che la sua azione finalizzata ad assicurare la buona salute delle acque antistanti il litorale nicoterese prosegue incessantemente e si arricchisce di alcune novità che andiamo ad illustrare». È quanto si legge in una nota diffusa dal Comune di Nicotera. «Nella mattinata di domenica 16 luglio scorso infatti, come i cittadini già sanno, le autorità comunali hanno accompagnato il commissario Arpacal generale Emilio Errigo, durante un’ampia perlustrazione del litorale in questione, anche con lo scopo di effettuare dei campionamenti delle acque. L’amministrazione comunale ha quindi, di sua iniziativa, richiesto alla stessa Arpacal, un ulteriore sopralluogo con campionamento dei nostri fondali marini al fine di capire se vi fosse presenza – e nel caso vi fosse, in quale entità – di possibili nutrienti che favoriscono il fenomeno della proliferazione algale. Richiesta partita da Palazzo Convento nella giornata del 17 luglio e accettata e autorizzata dallo stesso generale Errigo il giorno successivo, 18 luglio, che affidava le operazioni di controllo alla stazione speciale del Centro strategie marine di Crotone, guidata dal dottor Cellini, disponendone l’esecuzione, mediante l’utilizzo di mezzi sofisticatissimi quali droni e Pov subacqueo, per il prossimo primo agosto», si legge ancora nella nota dell’amministrazione comunale. «L’amministrazione dunque è costantemente all’opera e pur ribadendo che, dalle analisi già effettuate e che tutti possono consultare sul portale delle acque del ministero della salute, risulta che il nostro mare risulta perfettamente balneabile – a dispetto di qualche pseudo esperto che senza alcun titolo di natura tecnica o scientifica continua ad avventurarsi in ricostruzioni che lasciano il tempo che trovano -, continuerà a mettere in campo ogni azione utile anche per comprendere in modo scientifico, chiaro e inoppugnabile, la natura dei nutrienti presenti nei nostri fondali, al fine di risolvere l’annosa problematica e trovare quei riscontri oggettivi che fino ad oggi, pur non mancando in merito le più svariate teorie, non sono mai stati trovati», conclude la nota.
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