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Pizzo, il gruppo “Domani è oggi”: «La città è ferma al 2020»

Tempo di bilanci per l’opposizione che analizza le criticità e punta il dito contro l’amministrazione targata Pititto: «Fondi zero dal tanto decantato Pnrr»

Pizzo, il gruppo “Domani è oggi”: «La città è ferma al 2020»

Il gruppo consiliare “Domani è oggi” interviene sulle criticità che la città di Pizzo sta attraversando nel cuore dell’estate: «Abbiamo concesso all’Amministrazione un anno di tolleranza: quella che ci saremmo aspettati se fosse toccato a noi amministrare, consapevoli dalle difficoltà. E se qualcuno vorrà considerarlo letargo, dall’alto della sua professione di social blogger e commentatore, faccia pure. Ma ognuno risponde alla propria coscienza e al proprio concetto di serietà. Oggi però – fanno rilevare – è tempo di bilanci, e spiace se gli amici amministratori la prendono sul personale, ma tocca fare i conti con la realtà. E la realtà dice che Pizzo è ferma al 2020, agli interventi programmati dalla precedente Giunta e dalla Commissione straordinaria. Dice che i pochi bandi a cui il Comune ha partecipato si sono concretizzati in figure poco lusinghiere, intercettando fondi 0 dal tanto decantato Pnrr».

Spiagge sporche e balneabilità

E ancora: «Le spiagge, a fine luglio, sono ancora quasi tutte sporche: ci si è mossi ad aprile ma per colpa della burocrazia tutto procede a rilento? Male, ci si doveva muovere a gennaio. Gli eventi estivi latitano. Ma in verità, quei pochi e begli eventi organizzati nel corso dell’anno, sono frutto e merito delle associazioni di giovani sorte durante la campagna elettorale, che ci danno grande speranza, e non certo di chi amministra e programma. Del resto, al 20 luglio, neppure esiste un calendario estivo». Quanto alla balneabilità, «serietà vuole che sia sospeso ogni giudizio, nella consapevolezza che serviranno anni per il mare pulito e interventi strutturali e sovracomunali. Da parte nostra, solleciteremo e vigileremo affinché fossi, canali e la foce del fiume Angitola siano costantemente bonificati e monitorati, per impedire sversamenti in mare di sostanze chimiche. Il fenomeno dell’alga verde è un’offesa alla bellezza del nostro mare e a chi vive la nostra città».

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