mercoledì,Novembre 27 2024

Vena Superiore senz’acqua, la disperazione dei residenti: «Non si può andare avanti così»

Gravi disagi in contrada Vaccaro, da giorni con rubinetti a secco: «120 famiglie in difficoltà. Si utilizzi il pozzo comunale o si forniscano autobotti»

Vena Superiore senz’acqua, la disperazione dei residenti: «Non si può andare avanti così»

«Non si può andare più avanti così, siamo disperati. L’acqua è un bene primario, come si può lasciare decine e decine di famiglie senza?». È un grido disperato quello che arriva dai residenti di contrada Vaccaro, a Vena Superiore. I rubinetti sono a secco – riferiscono i residenti- da circa dieci giorni. E i disagi si moltiplicano: «Circa 120 nuclei familiari alle prese con un problema che sembra non conoscere soluzione. E il caldo torrido di queste ore non fa che acutizzare i malumori. Stiamo parlando infatti- ci spiegano – non di uno sparuto numero di case ma di famiglie con bambini, anziani e anche persone affette da gravi disabilità». Gli appelli all’amministrazione comunale, così come i continui via vai dal palazzo municipale per sollecitare interventi, non hanno apportato i risultati sperati: «Ci hanno detto che il problema sarebbe stato risolto entro martedì. Ebbene, a due giorni di distanza, non c’è nessun cambio di rotta. Non sappiamo l’origine del disservizio, se legato ad un guasto oppure all’ormai cronicizzata carenza idrica. Sappiamo che siamo senz’acqua e nessuna soluzione a stretto giro s’intravede all’orizzonte». E parlando di alternative, i cittadini puntualizzano: «Non si tratta di un episodio isolato. Anche tempo addietro abbiamo avuto disservizi simili, superati con l’utilizzo di un pozzo di proprietà comunale, attivato per l’emergenza con semplici manovre. Ora, a quanto sembra, insiste un problema alla pompa e bisogna attendere il via libera degli uffici preposti per l’attuazione dei lavori». E i giorni passano: «Stiamo andando avanti con bottiglie e bidoni. E non tutti hanno le forze, specie i più anziani, per svolgere quotidianamente queste mansioni. In più -fanno rilevare- non è stato neanche attivato un servizio di autobotte che certamente non avrebbe risolto i problemi ma quantomeno dato un po’ di respiro. Ci appelliamo alla sensibilità dei nostri amministratori affinchè si intervenga a tutela delle famiglie della contrada».

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