giovedì,Dicembre 26 2024

Motta Filocastro e le “Mille anime” dell’emigrante nel segno di Pietro Lazzaro

In occasione del simposio letterario interamente dedicato allo scrittore, è stata inaugurata la mostra permanente "Le porte della memoria"

Motta Filocastro e le “Mille anime” dell’emigrante nel segno di Pietro Lazzaro

Grande successo di pubblico e tanta commozione tra i presenti per il simposio letterario “Pietro Lazzaro e le sue Mille Anime”, che l’associazione culturale “Il Tocco” di Motta Filocastro ha voluto dedicare, nella giornata di sabato 15 luglio, al romanziere, traduttore e saggista calabrese. «Le opere di Pietro Lazzaro – hanno fatto sapere dall’associazione presieduta da Graziano Ciancio -, raccontano la realtà nella sua complessità, attraverso i molteplici sguardi e le diverse sensibilità dei vari personaggi che animano i suoi romanzi. Sono libri non semplici da leggere, ma offrono un’interpretazione della realtà ricca di particolari e sfaccettature con altrettanti spunti di riflessione. “Mille Anime” descrive la vita di un villaggio della Calabria negli anni ’20 attraverso i ricordi e le riflessioni di chi ha lasciato il paese per realizzare il proprio sogno, ma che da subito si trova a dialogare con il suo alter ego che non ha mai lasciato quel villaggio e vi è rimasto fino alla fine. Pietro Lazzaro descrive attraverso questo romanzo la contraddizione che vive ogni emigrante che lascia fisicamente la propria terra, pur avendo una parte di sé che ne rimane fermamente ancorata».

Queste e tante altre sono state le riflessioni emerse durante l’incontro dedicato allo scrittore calabrese originario di Motta Filocastro. Pilastri fondamentali dell’evento, gremito di pubblico, sono stati, oltre all’amministrazione comunale e al parroco don Michele Arena, il docente dell’Università della Calabria Alessandro Gaudio, relatore e curatore della pubblicazione del libro “La breve muraglia”; i figli di Lazzaro Enzo e Pietro, che hanno commosso tutti i presenti raccontando il lato umano e più privato dello scrittore e del loro rapporto padre-figlio. Il docente e giornalista Nicola Rombolà; Paolo Cutuli e Gabriele Corsaro, che hanno dato vita ai personaggi di “Mille Anime” attraverso l’arte del teatro e della musica. Poi gli artisti: Victoria Hernandez, Raffaele Filardo, Gustavo Carcia, Carmelo Lebrino e Domenico Barbalace che hanno realizzato le opere della mostra permanente “Le Porte della Memoria” inaugurata per l’occasione. L’associazione “Il Tocco”, in conclusione, ha ringraziato Giovanni Limardo, «che ci ha guidato alla scoperta delle “Porte Della Memoria” e della casa natale di Pietro Lazzaro. Grazie a tutti noi mottesi con cui abbiamo lavorato tanto per questo progetto. Pietro Lazzaro, ci hanno confidato i figli Enzo e Bruno, dall’aldilà sarà stato molto contento di vedere che il suo villaggio è ancora vivo e la sua storia continua ad essere raccontata anche attraverso le sue opere letterarie».

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