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Comune di Vibo, Luciano: «Aperto a dialogare con tutti quelli che vogliono esprimere amministratori seri»

Il consigliere di Azione spiega di non aver effettuato alcuna apertura al centrodestra nei termini rappresentati dal Pd, ribadisce il giudizio negativo sul sindaco Limardo e riconosce il valore dell’attività consiliare di Soriano unitamente a quella dei consiglieri Colloca, Fatelli, Scrugli, Pilegi, Franzè, Pugliese, Russo e Comito

Comune di Vibo, Luciano: «Aperto a dialogare con tutti quelli che vogliono esprimere amministratori seri»
Stefano Luciano
Stefano Luciano

Ritengo opportuno alla luce di quanto emerso nel corso del recente consiglio comunale, effettuare delle brevi considerazioni, anche in replica a quanto dichiarato sul punto a mezzo stampa dal Partito Democratico che ringrazio per avermi dato la possibilità di chiarire ancora una volta la posizione politica mia e del mio gruppo. In primo luogo, intendo evidenziare come il sottoscritto non abbia effettuato alcuna apertura al centrodestra nei termini rappresentati dal Partito Democratico. Basti infatti ascoltare sul sito del Comune di Vibo Valentia l’audio del mio intervento per comprendere che lo stesso è stato finalizzato a porre all’ attenzione dell’aula il tenore dei due interventi precedenti, ad opera di “Città Futura” e “Forza Italia” che rappresentano due formazioni politiche di maggioranza”. E’ quanto afferma il consigliere comunale di Azione, Stefano Luciano, dopo l’intervento del capogruppo del Pd Stefano Soriano. In particolare il primo fra detti interventi ha evidenziato delle criticità amministrative imputabili all’amministrazione in carica nonché la necessità di aprire una riflessione futura sull’andamento generale di un Comune che, a parte alcuni specifici settori, non ha fatto emergere sostanziali passi in avanti. D’altro lato, Forza Italia ha invece chiarito come al netto delle contrapposizioni di parte sia necessario aprire un cantiere tra forze moderate che si riconoscono nella necessità di fare fronte comune per meglio affrontare le sfide del futuro. Solo in conseguenza a tali interventi, lo scrivente si è limitato a registrare il dato politico che consiste in uno sforzo da parte di formazioni politiche della maggioranza di trovare condivisione nelle proposte amministrative da un lato e di porre il problema della costruzione di una prospettiva per il futuro prossimo. Ho altresì specificato che il senso di responsabilità verso la città non consente di rimanere indifferenti ad aprire confronti positivi pur nel rispetto delle reciproche posizioni e sensibilità che vedono la mia presenza ben salda tra le fila dell’opposizione, tanto da votare con convinzione in modo negativo al bilancio di previsione. Ciò chiarito, non si vede davvero quale sia la perplessità del Pd anche alla luce del fatto che ho sempre dichiarato apertamente di essere pronto al confronto ed al dialogo con chiunque nell’interesse esclusivo della città senza potere mai spingermi a dare una fiducia al sindaco Limardo di cui non condivido il modo di amministrare. Quanto poi alla considerazione, sempre espressa da Pd in ordine alla mancata unità dell’opposizione, rispondo che manca una sana autocritica da parte di questo partito che, a causa della sua impostazione eccessivamente ideologica e di alcune vicende recenti che ne hanno minato la credibilità (vedi fase congressuale), impedisce una facile aggregazione dei consiglieri fuoriusciti dalla maggioranza e con i quali il sottoscritto molto spesso condivide posizioni e temi amministrativi. Colgo anche l’occasione per riconoscere il valore di alcune individualità che siedono tra i banchi dell’opposizione come le consigliere Colloca, Fatelli, Scrugli, Pilegi, Franzè, Pugliese, nonché i consiglieri Russo e Comito che hanno mantenuto posizioni di coerenza e di concreta contrapposizione a metodologie errate. Riconosco anche il valore dell’attività consiliare dello stesso Soriano a cui rivolgo l’invito a non essere frettoloso nelle valutazioni e nelle conclusioni. Preciso infine di non essere stato un candidato a sindaco di centrosinistra ma un candidato a sindaco espressione della forza civica Vibo Unica ed anche di forze di centrodestra che, sotto forma di partecipazione civica, hanno ritenuto di approntare liste a mio sostegno. In quella circostanza il Pd ha sostenuto con il proprio simbolo un candidato autonomo ed una piattaforma politica autonoma rispetto alla quale detto partito si è limitato ad una partecipazione nella coalizione. Ribadisco infine di essere disposto ancora oggi a dialogare con tutti coloro i quali senza pregiudizi ideologici intendono costruire un progetto capace di esprimere amministratori seri, onesti e competenti lasciando alle spalle le polemiche inutili ed i pettegolezzi da bar. Infine ritengo di dovere essere giudicato per i miei comportamenti e non già per le congetture o le teorizzazioni politiche che francamente hanno stancato tutti i cittadini vibonesi. Occorrono azioni concrete per risolvere i problemi dei cittadini, occorre una classe politica all’altezza delle sfide future e per fare questo – conclude Luciano – non occorre perdere tempo per stabilire se le sfumature sono di destra o di sinistra”.

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