Comune di Zambrone, nuovo affondo della consigliera Epifanio contro il sindaco
Con un lungo comunicato l'esponente della Minoranza, tra le altre cose, dichiara : "La Maggioranza ci vorrebbe zitti e muti"
Nuovo affondo contro il sindaco di Zambrone, Corrado L’Andolina, da parte della consigliera di minoranza, Maria Carmela Epifanio la quale, con un lungo comunicato, tuona: “Siamo rimasti in silenzio per quasi sei mesi. Dal giorno della nomina del sindaco di Zambrone a presidente della provincia di Vibo, abbiamo deciso che fosse giusto lasciarlo lavorare in questa nuova quanto difficile esperienza di governo e dedicarci nel frattempo, a nuove proposte e progetti utili per il territorio, senza dimenticare il nostro importante ruolo di controllo. Ci aveva sollevato gli animi una sua dichiarazione a pochi giorni dalla nomina, sul fatto che il Comune veniva lasciato in buone mani ai suoi validi componenti di maggioranza, definiti “una macchina ben oleata”. Ora, o l’olio era di pessima qualità o il difetto è nel motore scadente perché, quello che è sotto gli occhi di tutti sono cantieri fermi da molto tempo, abbandono del territorio, non abbiamo ambulatori con medici, proroghe infinite di appalti, nessuna programmazione di servizi utili alla cittadinanza e al turismo, sperpero di denaro pubblico su opere in cui non vi è mai stata una programmazione di interventi mirati a diminuire i costi di gestione, ne è un esempio la rete idrica, pozzi di acqua potabile demoliti e accensione di mutui per la realizzazione di nuovi. Su quest’ultimo caso, ne hanno memoria recente, molti cittadini della frazione di San Giovanni. Ed è stato alquanto strano che il sindaco, nel mese di marzo, senza che noi sollevassimo critiche, facesse uscire un comunicato stampa in cui giustificava ancora la demolizione del pozzo, come non operativo da 20 anni. Ci chiediamo per quale motivo rinnovare pubblicamente tali ragioni”.
“In queste ultime settimane, forse anche per questo mal funzionamento dovuto o all’olio o al motore, la presenza del sindaco in Comune, è assidua. Riprende le redini dell’amministrazione comunale per una macchina che pur oleata non funziona o c’è altro da sistemare? Abbiamo raccolto una mole di dati e, altri ne abbiamo in archivio, che hanno evidenziato il totale abbandono del territorio, interpellati anche dai cittadini che non ce la fanno più a sopportare questo stato di blocco e a non essere considerati da alcuni membri della maggioranza quando vengono contattati per varie problematiche. In questi circa sei mesi si è dedicato alla provincia e trascurato Zambrone per ottenere quali risultati? Gli articoli con richieste di intervento indirizzati all’ente provincia e al suo presidente, aumentano. Ecco il perché della pubblicazione di foto da marzo a pochi giorni fa. Non perché il nostro segnale arrivi in ritardo come uno dei consiglieri (con apprezzamento dei colleghi di maggioranza, sindaco in testa) in maniera goliardica ha espresso sui social, ma per documentare con dovizia di particolari che, tutto quello che era stato affermato su una pulizia costante del territorio e fiumi di milioni di euro che dovrebbero proiettare il territorio in una nuova fase di decollo economico, restano ad oggi solo parole. Chiedere legittimamente il perché del perdurare di certe criticità ed evidenziarle, fa saltare dalla poltrona la maggioranza che ci accusa gratuitamente di essere dei disfattisti, di raccontare bugie, mentre tentano di convincere i cittadini che sappiamo solo criticare e mai proporre. Eppure le proposte ci sono state come anche le condivisioni d’intenti. Noi abbiamo teso le mani verso la maggioranza. Le risposte? “Sterili propositi”, oppure, “ci avevamo già pensato noi!”. Che non vogliano darci soddisfazione non è certo un problema per noi che intendiamo la politica come servizio al territorio e non il contrario, un lavoro d’insieme e non una corsa per il podio, ma almeno avere la buona creanza di non offendere il lavoro della minoranza e considerarla finalmente un elemento fondante di trasparenza e democrazia di governo”.
E ancora, la Epifanio: “Avevamo chiesto al primo cittadino di valutare dai bandi pnrr la costruzione di un asilo nido per aiutare molte donne lavoratrici (o che avrebbero bisogno di farlo) per avere un sostegno materiale ed essere più autonome, un’isola ecologica per migliorare lo smaltimento dei rifiuti soprattutto nel periodo estivo con intensificazione del servizio nei mesi caldi, la fibra alla marina di Zambrone, la ristrutturazione delle scuole (a San Giovanni sono anni che manca una banale quanto importante pensilina alla scuola primaria), un fondo per vittime di violenza, una palestra all’aperto, maggiori servizi da destinare all’universo della disabilità, un ospedale di comunità, il rifacimento della piazzetta antistante la chiesa di Daffinà e la scalinata (sulla quale pare esserci il parere negativo di un componente della maggioranza), e per le vie brevi, furono fatte altre proposte. La maggioranza ci vorrebbe zitti e muti. Ci chiediamo oggi perché diamo tanto fastidio. Saremmo potuti uscire da questa continua condizione di accuse pesanti e infanganti della nostra legittima azione politica se il sindaco e il suo gruppo, avessero accettato con massima trasparenza e serenità, la realizzazione delle dirette dei consigli e delle convocazioni delle commissioni turismo e cultura. In questo modo, sarebbero stati i cittadini a stabilire chi mente e chi dichiara la verità, chi propone e chi blocca qualsiasi possibilità di crescita e di confronto di questo territorio. Un territorio sempre più spaccato e con poca voglia di condivisione. A Zambrone dobbiamo stare zitti, chiedere il permesso per poter fare una partita di calcio o a bocce, in attesa di risposte che non arrivano, di infinite quanto inutili inaugurazioni per ogni angolo di villa comunale sulla quale sono stati spesi fior di euro, migliorandone solo in minima parte l’aspetto e la sua fruibilità”.
Le conclusioni della consigliera: “Non c’è tempo da perdere, né parole da sprecare nel tentativo di metterci la popolazione contro. Il mondo va veloce e Zambrone porta un grave ritardo di crescita rispetto a molti altri comuni costieri. Chi lo amministra da sette anni, ha la responsabilità di questo stato di cose, com’è ovvio, di godere dei meriti se riuscirà a riprendere la corsa e produrre risultati positivi. Noi, in quel caso, ci diremo soddisfatti dell’obiettivo raggiunto dalla maggioranza al governo di Zambrone. In merito alla scelta di rispondere alle nostre interrogazioni solo attraverso la pagina Facebook del gruppo identità e futuro per Zambrone, crediamo sia invece la strategia di chi non vuole farsi cattiva pubblicità “fuori” , in un mandato in cui l’opposizione esiste e si fa sentire. Eppure la delega alla comunicazione appartiene proprio al sindaco che dovrebbe conoscerne le potenzialità. Sono i cittadini a volere risposte prima di noi opposizione. Ricordiamo al signor sindaco, che non ha senso rispondere a mezzo stampa se non si hanno contenuti. E un’ultima cosa: noi avremmo fatto cambiare quel titolo con la parola “zittisce”, perché indica la limitazione di espressione, imbavagliare. Se anche qui si troveranno scuse, affermiamo già da ora che in due distinte occasioni, abbiamo fatto cambiare nell’immediatezza della pubblicazione, due titoli dei nostri comunicati perché “inadatti” al contenuto del nostro messaggio e nei confronti dei colleghi di maggioranza che non ci siamo mai permessi di offendere o denigrare. Ci vuole rispetto e garbo in ogni cosa”.
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