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Polia, il sindaco lancia un appello ai politici vibonesi per lo stato di pericolo in cui versa la Sp 45

Stanco per gli "annosi ritardi che si registrano in settori primari della cosa pubblica" Luca Alessandro chiama in causa il deputato Mangialavori e il consigliere regionale De Nisi, oltre alla Provincia, facendo richiesta di un tavolo tecnico in Prefettura

Polia, il sindaco lancia un appello ai politici vibonesi per lo stato di pericolo in cui versa la Sp 45
Luca Alessandro

“Mi rivolgo alla politica regionale e nazionale, in particolar modo al deputato Giuseppe Mangialavori e al consigliere regionale di maggioranza dell’attuale governo Occhiuto, Francesco De Nisi“. Inizia così l’appello del primo cittadino di Polia, Luca Alessandro il quale, esausta degli “annosi ritardi che si registrano in settori primari della cosa pubblica” verga una lettera aperta “non avendo, ad oggi, avuto risposta dalla Provincia di Vibo Valentia – prosegue – relativamente ai tempi e ai modi di risoluzione del problema relativo alla chiusura di un tratto della Strada provinciale n. 45 che dal Bivio Angitola porta a Polia”. A seguito delle insistenti e copiose precipitazioni della notte tra il 24 e il 25 giugno scorso, “si è venuta a creare una situazione di pericolo dovuta alla presenza di materiale alluvionale sulla Sp 45, strada su cui è stata emessa ordinanza di chiusura al traffico da parte della Provincia di Vibo Valentia. La strada è, tutt’ora, chiusa al traffico e, nonostante un sopralluogo congiunto con i tecnici della Provincia, i Vigili del Fuoco, il Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Polia e il sottoscritto, non sono state date risposte certe né sulle tempistiche né sulle modalità di risoluzione della grave problematica. L’area non è certamente nuova al dissesto idrogeologico, – precisa il sindaco – aggravatosi con l’alluvione del 4 e 5 ottobre 2018 e con i recenti fenomeni temporaleschi. Il problema principale, però, è l’incuria in cui versa da anni il tratto stradale, sia per quanto riguarda la manutenzione ordinaria che quella straordinaria, dati anche i mancati interventi a seguito dell’alluvione dell’ottobre 2018. Interventi che, invece, vengono eseguiti sulle altre strade provinciali, – tuona Luca Alessandro – per esempio quelle che salgono dall’Angitola per Monterosso o per Filadelfia: è inaccettabile assistere a questo trattamento “differenziato” che ancora oggi crea “cittadini di serie A e di serie B”.

Polia, alluvione 2018 (Immagine di repertorio)

E ancora, il primo cittadino di Polia “Da qui la richiesta avanzata alla Prefettura di istituire un tavolo tecnico, data la necessità di interventi urgenti da attuare in due fasi: la prima dando priorità ad una immediata messa in sicurezza per l’incolumità pubblica, al fine di riaprire la strada al traffico, anche limitando la circolazione dei mezzi pesanti; la seconda per il consolidamento definitivo di tutta la sede stradale. Si tratta di intervenire per scongiurare una situazione di disagio per le comunità locali che rischiano l’isolamento. I percorsi alternativi, oltre a raddoppiare il tragitto ed essere di difficile percorrenza, interessano la Sp 46 Pietre Bianche – Polia – Monterosso Calabro, anch’essa interessata da smottamenti continui e con parecchi tratti al collasso, che creano continua apprensione ai viaggiatori. La popolazione di Polia è per lo più anziana e in notevole aumento con l’arrivo della stagione estiva. Già prima, con la Sp 45 percorribile, era necessaria più di un’ora affinché arrivasse un mezzo di soccorso. Oggi la situazione è al collasso, e scongiurare eventi tragici, assicurando in primis il diritto alla salute ai miei concittadini, è di vitale e prioritaria importanza”. Nell’avviarsi alle conclusioni il sindaco evidenzia: “Penso che le Istituzioni debbano operare in sinergia, al di là delle appartenenze politiche di chi le rappresenta, per dare risposte serie e concrete ai bisogni della collettività e per gettare le basi di uno sviluppo possibile. In questa ottica, mi rivolgo agli esponenti politici vibonesi per dare vita a un’azione combinata al fine di sbloccare una situazione insostenibile che arreca grave disagio alla mia popolazione (e non solo) e per avere assicurazioni sull’apertura della Sp 45 e sul suo immediato e definitivo ripristino. Non si possono più accettare gli annosi ritardi che si sono registrati e si registrano in settori primari della cosa pubblica, quale appunto la mobilità e la rete viaria e trasportistica che, oltre ad arrecare disagi ai cittadini, mortificano e vanificano ogni ambizione di crescita dei nostri territori. In queste condizioni di estrema criticità e precarietà, infatti, anche i turisti saranno scoraggiati a venire a trascorrere le loro vacanze nella nostra splendida terra. È giunta l’ora che la politica dia risposte serie e concrete ai disagi della popolazione, che non può essere “utilizzata” solo come bacino di voti, ma deve essere messa al centro delle azioni, dandole la dignità che merita”.

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