Pizzo, la figura di Corrado Alvaro al centro del Caffè letterario all’aperto
L'evento con al centro uno dei maggiori letterati calabresi si è tenuto in piazza della Repubblica. Presente anche il sindaco Sergio Pititto
Nella caratteristica piazza della Repubblica di Pizzo ha avuto luogo il Caffè letterario all’aperto dedicato alla prestigiosa figura di uno dei maggiori letterati calabresi che ha conquistato la narrativa internazionale: Corrado
Alvaro. “L’evento – spiegano dal Centro Studi Theotokos – si è tenuto, grazie alla generosa ospitalità di Santina Belvedere, nella bellissima piazzetta di Pizzo, nella serata di sabato 1 luglio, il tema della disquisizione è stato “Corrado Alvaro, da Catanzaro all’Europa e ai caffè letterari”. Per l’occasione, oltre al saluto del sindaco di Pizzo, Sergio Pititto e Santina Belvedere, donna amante della cultura, sono seguiti gli interventi di Francesco Crapanzano (Unime), di Maria Rosaria Costantino (saggista e docente di Lingua Inglese), di Alessandra Siclari (collaboratrice del Centro Studi Theotokos), di Giuseppe Battaglia (autore de “Il lavoro della memoria”), di Anna Rotundo e Martino Michele Battaglia, fondatori del Centro Studi Theotokos e soprattutto di Giuseppe Rando (già Ordinario di Letteratura Italiana Dip. Civiltà Antiche e Moderne – Università di Messina e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Corrado Alvaro. Dopo un intermezzo musicale di chitarra classica e chitarra jazz con il Maestro Veronica Russo sulle note di “Sons de Carrilhões” la coordinatrice Anna Rotundo ha aperto i lavori ringraziando la folta e colta platea di convenuti. Anna Rotundo ha introdotto i lavori con le sue puntualizzazioni relative sia circa il rapporto tra Alvaro e la città di Catanzaro dove lo scrittore conobbe la sua iniziazione culturale, come illustrato da autorevoli autori, e sia circa la religiosità di Corrado Alvaro. A seguire, il primo cittadino di Pizzo, Sergio Pititto ha ringraziato per l’invito e ha sottolineato l’importanza di istituzionalizzare il caffè letterario sulla piazza di Pizzo come
amministrazione sensibile alle iniziative culturali come questa. Santina Belvedere (House Manager) ha ricordato come è nata l’idea di abbinare il gusto alla cultura, istituendo questo appuntamento che è ormai una prerogativa dell’estate napitina.
E ancora: “Francesco Crapanzano nel suo bellissimo intervento ha fatto una breve carrellata sulla storia
dei caffè letterari in Francia, in Italia e in Europa soffermandosi sugli aspetti relativi alle
tematiche trattate negli incontri tra intellettuali del continente europeo. Maria Rosaria Costantino invece ha posto in risalto come George Gissing descrive un viaggio nell’Italia meridionale avvenuto nel 1897 alla ricerca dei luoghi nei quali fiorì la civiltà della Magna Grecia, e come rimase colpito nell’osservare un caffè letterario a Catanzaro. Giuseppe Battaglia ha incentrato il suo intervento sul rapporto tra Alvaro e la memoria della
cultura calabrese delineata nell’opera dello scrittore calabrese. Dopo un breve curriculum
declamato da Alessandra Siclari sulla figura di Giuseppe Rando come studioso e critico di
Alvaro, è intervenuto l’accademico messinese che ha sciorinato una serie di aneddoti
interessanti sulla critica alvariana e sulle opere di cui egli è cultore avendo pubblicato ben 4
volumi sullo scrittore di San Luca. Le conclusioni affidate a Martino Michele Battaglia, direttore del Centro Studi Theotokos e membro de l’Academia Andaluza de la Historia che ha portato i saluti in particolare di Ramón de la Campa Carmona e dell’Accademia spagnola che ha dedicato un bellissimo articolo al primo
caffè letterario di Pizzo nel 2016. Battaglia, ha poi ripercorso le tappe della storia del caffè
letterario sulla scia di Crapanzano, ponendo in risalto come il consumo di caffè abbia unito intellettuali in tutta Europa da Parigi a Venezia, a Padova, a Trieste dove si incontravano Svevo, Joyce e Saba presso il “Caffè Tommaseo” molto amato dagli scrittori e dagli artisti che animarono la Trieste Mitteleuropea. Infine ha concluso citando i caffè di Coblenza (Germania) dove si incontravano grandi menti come quelle di Tieck, Novalis e Görres. Ricordiamo che il “ Centro Studi Theotokos”, fondato da Martino Michele Battaglia e Anna
Rotundo è un progetto culturale, internazionale e itinerante, un percorso che si gloria di
studiare i fenomeni religiosi, con l’apporto di tutte le scienze umane, attraverso la presenza di
accademici prestigiosi, e una particolare valorizzazione del protagonismo delle donne. È una costola del Centro Internacional de Estudios sobre Religiosidad Popular: Semana Santa (Università di Valladolid – Spagna), diretto dal prof. Jose’ Luis Alonso Ponga, antropologo museale di fama mondiale. Anna Rotundo, saggista e coordinatrice del Centro Theotokos, si occupa di studi teologici inerenti il ruolo delle donne nella chiesa e nella religione. Martino Battaglia, direttore del suddetto Centro Studi, è autore di diversi volumi di filosofia e
antropologia”.
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