sabato,Novembre 30 2024

Colori, suoni, parole e immagini per il debutto della prima edizione del Tropea Film Festival

La prima giornata è stata quasi interamente dedicata al cinema e si è conclusa con l'esibizione dell'Orchestra di Flauti di Laureana di Borrello

Colori, suoni, parole e immagini per il debutto della prima edizione del Tropea Film Festival

E’ iniziato il Tropea Film Festival, l’affascinante viaggio nel mondo del cinema che proseguirà fino a domenica 2 luglio: personaggi del grande schermo, dibattiti, libri, interviste, proiezioni animeranno un’intensa settimana in cui la “settima arte” sarà protagonista, appassionando ed emozionando non solo gli addetti ai lavori. Il racconto di attori, sceneggiatori, registi, scrittori, giornalisti condurrà curiosi e appassionati del cinema dietro le quinte dei set alla scoperta dei molteplici volti dell’arte racchiuse nel macrocosmo cinematografico. Nella giornata iniziale si è respirata tutta la magia del cinema, considerato una delle invenzioni più importanti della storia, in grado di rappresentare la realtà in modo diretto ed immediato. Oltre ai momenti pomeridiani dedicati alla formazione l’elegante salotto di Palazzo Santa Chiara, nel centro storico di Tropea, ha ospitato la proiezione di tre cortometraggi fuori concorso tutti. Tre short movie ambientati in Calabria. Tematiche di stringente attualità come l’emigrazione e il traffico degli organi al centro dell’opera Aldilà del mare del regista Massimo Ivan Falsetta realizzato con il sostegno della Calabria Film Commission, a distanza di soli trenta giorni dopo la tragedia di Cutro. A contribuire alla realizzazione del lavoro anche il Comune di Monterosso Calabro, rappresentato in sala dal sindaco Antonio Lampasi, che dal 2015 organizza un’iniziativa dedicata al cortometraggio offrendo ospitalità alle troupe degli artisti che così diventano promotori del territorio. Di grande impatto emotivo il secondo film proiettato Il primo giorno: la narrazione del legame tra un padre, malato di Alzheimer, e i suoi sei figli che lottano quotidianamente, con le armi della parola e dell’amore, per arginare gli effetti della patologia e salvare i ricordi di una vita custoditi metaforicamente dentro una scatola. L’intera troupe è stata formata da allievi della Scuola di recitazione della Calabria diretta da Walter Cordopatri. A fare da set la location dell’Uliveto Principessa di Cittanova. Significativo anche l’argomento trattato nel terzo cortometraggio Mediterraneo di Maverick Lo Bianco, attore vibonese trapiantato a Londra, che ha voluto offrire un’immagine suggestiva della Calabria con inquadrature che fanno emozionare esaltandone in poche sequenze i colori, gli odori, i sapori spaziando dalle bellezze del mare a quelle naturalistiche. Spettacolo offerto da due perle, Tropea e Reggio Calabria.

Partecipato anche l’evento letterario per la presentazione del libro della giornalista del Tg1, Adriana Pannitteri, dal titolo Raffaella Carrà. La ragazza perfettache ha dialogato con Antonio Ludovico. Una conversazione in cui l’autrice ha consegnato al pubblico l’immagine della famosa e inimitabile show girl anche attraverso aneddoti che riguardano la sua vita personale: lontano dalle telecamere amava ritirarsi a Porto Santo Stefano, giocare a burraco fino a notte fonda e fare scherzi agli amici. “Era una grande secchiona – spiega Pannitteri – perché nutriva una grande attenzione per lo studio, per la perfezione. Tutto questo lo ha fatto da sola in un ambiente dove spesso si cercano scorciatoie”, ecco perché la definizione di “ragazza perfetta”. Si è spaziato poi sul rapporto viscerale che Raffaella Carrà ebbe con il Sud America: “Aveva il potere di agitare le folle. In Argentina arrivò in un periodo difficile, di dittatura. Con la sua spensieratezza è riuscita a trainare un popolo verso un’idea di libertà e allegria”. A guidare le sue scelte professionali è stato sempre il desiderio di cambiare, di innovarsi e di scegliere di cimentarsi in qualcosa di nuovo e che la entusiasmasse. Dirompente con il suo tuca-tuca, balletto inventato in un pomeriggio con amici a casa di Boncompagni, inizialmente ritenuto troppo scandaloso dai funzionari Rai e poi sdoganato dal mitico Alberto Sordi. Indimenticabile per il suo programma Carramba, termine che è entrato nel nostro vocabolario, così come “gancio”, usato nella trasmissione per indicare la persona per si metteva in contatto con la redazione per far realizzare la sorpresa. La prima giornata del Tropea Film Festival si è conclusa all’insegna della musica classica. Ad esibirsi l’Orchestra di Flauti di Laureana di Borrello composta da 45 musicisti, diretta dal M° Maurizio Malagò con la collaborazione del Cantiere Musicale Internazionale di Mileto diretto dal M° Roberto Giordano. Il repertorio del concerto si è incentrato sulle musiche del cinema scritte da grandi compositori come Nino Rota, Luis Bacalov, Ennio Morricone, Astor Pizzolla, Kennet J. Alford, Nicola Piovani, Frank Pourcel e Paul Mauriat. Sono state eseguite le più belle e famose colonne sonore del cinema: ll Postino, La strada, 8 e mezzo, La dolce vita, I vitelloni, Amarcord, Il padrino, C’era una volta in America, Nuovo Cinema Paradiso. Sullo sfondo le immagini suggestive dei film.

LA PARTNERSHIP CON TRENITALIA
Trenitalia
, società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS, è partner della prima edizione del rinnovato Tropea Film Festival, in programma dal 26 giugno al 2 luglio 2023. Una kermesse dedicata al ricordo di Massimo Troisi in occasione dei settant’anni dalla nascita e che accenderà i riflettori sul mondo del cinema e della cultura.  Il Festival avrà luogo nella suggestiva cornice della cittadina calabrese tra il centro storico e il Porto di Tropea. Dal Palazzo Santa Chiara alla Cappella dei Nobili fino all’Antico Sedile, dalla meravigliosa vista di Santa Maria dell’Isola da Piazza Cannone all’Affaccio Raf Vallone nel centro storico. Affacciata sul Tirreno, al centro della Costa degli Dei, Tropea è facilmente raggiungibile grazie ai collegamenti.

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