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Comune di Joppolo, Ventrice denuncia accessi estranei al Municipio per la redazione degli atti

Il consigliere solleva una serie di problematiche inerenti la legittimità di alcune determine alla luce di mancati pareri nell'ufficio tecnico. Chiamato in causa l'assessore Furci

Comune di Joppolo, Ventrice denuncia accessi estranei al Municipio per la redazione degli atti

Con una missiva indirizzata al prefetto di Vibo Valentia, alla Procura della Repubblica, all’Autorità nazionale anticorruzione ed ai carabinieri, il consigliere comunale di Joppolo, Guido Ventrice, ha denunciato l’accesso agli uffici e ai dispositivi del Municipio da parte di un estraneo. Alle ore 10:30 del 21 giugno – scrive Ventrice – mi sono recato presso gli uffici comunali ed ho notato, nell’ufficio Finanziario, una persona intenta nell’utilizzo di una postazione informatica in uso allo stesso ufficio. Disconoscendone l’identità, mi sono qualificato come consigliere comunale ed ho chiesto informazioni in merito”. La persona in questione, presentatasi come un architetto, avrebbe quindi dichiarato al consigliere Ventrice “di non essere incardinato nell’organico comunale e che stava dando una mano nella redazione di non meglio specificati atti. Lo stesso si adoperava nel frattempo alla stampa di documenti che io – aggiunge Ventrice – ho notato essere alcune determinazioni dell’ufficio Tecnico, subito dopo apparse in pubblicazione sull’Albo pretorio on-line dell’ente, in formato digitalizzato, con apposto il timbro comunale e senza la sottoscrizione del responsabile del Servizio Tecnico che non era presente presso gli uffici comunali e, ragionevolmente, dubito abbia potuto visionare, e tantomeno sottoscrivere, tali atti prima della loro pubblicazione sull’Albo pretorio on-line. Le determinazioni di cui sopra sono la n. 95 e la n. 96 riportanti, stranamente, la data del 16 giugno 2023, relative a delle trattative private, per lavori e servizi, da affidare sulla piattaforma Mepa”. Il consigliere Guido Ventrice, quindi, sottolinea che “in tale contesto si espone l’enormità di dati sensibili contenute nei database comunali a personale estraneo sia agli organi politici dell’ente che al suo organico burocratico”.

“Diventa lecito chiedersi – aggiunge il consigliere – quale valenza possano avere gli atti redatti da “personale” non autorizzato che, in spregio alla normativa e alle regole del buon andamento amministrativo, sembra avere accesso a documenti, piattaforme digitali e attrezzature comunali senza incarico, senza autorizzazione, senza titolo, insomma. In più, le determinazioni adottate, ponendo per ipotesi la loro validità dal punto di vista formale, sarebbero comunque invalide dal punto di vista sostanziale vista la mancata e ufficiale istruttoria di una figura tecnica titolata, essendo l’assessore Furci, responsabile del Servizio Tecnico, carente di qualsiasi titolo di natura tecnica nonché delle benché minime competenze in ambito tecnico. Come riesce l’assessore, senza né titoli né competenze, e senza l’ausilio, in veste ufficiale, di un tecnico a stabilire le lavorazioni necessarie, a quantificarne la consistenza e l’importo necessario e ad adoperarsi per l’emanazione di tutti gli atti occorrenti per una corretta e lecita procedura di affidamento? Eppure con le proprie illegittime determinazioni sembra stilare perizie tecniche e stime dei lavori per poi approvarle e procedere al loro eventuale affidamento senza né titoli o competenze. Come può l’assessore Furci, responsabile dell’Area Tecnica, in autonomia e sempre senza alcun titolo e senza competenze, rilasciare per ogni suo atto emanato il prescritto “parere di regolarità tecnica”?”. Il consigliere comunale Ventrice si chiede anche:”Come fa l’assessore Furci, senza alcun titolo e senza competenze, a emanare e pubblicare sull’Albo pretorio on-line atti (determina 95/2023 e determina 96/2023) che prevedono un esborso per l’ente di circa 32.000,00 euro senza il regolare visto di copertura finanziaria rilasciato dal competente ufficio? E chi si adopera per la definizione delle procedure di affidamento sulla piattaforma Mepa, per conto del Comune di Joppolo, vista la carenza di titoli e competenze in capo all’assessore Furci? Neanche può “autodeterminarsi” Rup (Responsabile Unico del Procedimento), – conclude Guido Ventrice – perché appartenente all’organo politico dell’ente e perché, come già affermato, senza titoli nè competenze, come al contrario vorrebbero il D.Lgs. 50/2016, le linee guida n. 3 dell’Anac e il parere dell’Adunanza della Commissione Speciale del Consiglio di Stato n. 02040/2017. Non può nominare neanche un supporto al Rup perché, ahinoi, il Rup non esiste”. Ventrice infine precisa che “in buona sostanza le procedure in oggetto – considerazione comunque estendibile anche alle altre procedure trattate presso l’ufficio Tecnico – peccando di evidenti vizi sia di forma che di sostanza, non rientrano in alcun modo nell’alveo della liceità e trasparenza, esponendo l’ente a ben più gravi disagi. E’ importante, a questo punto, l’intervento delle autorità preposte, senza esclusione del segretario comunale quale organo che assicura la direzione tecnico-amministrativa degli uffici, nonché responsabile della trasparenza e dell’anticorruzione”.

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