La lettera | “All’ospedale di Vibo ho trovato umanità e professionalità”
Il racconto di un padre che a notte fonda ha dovuto accompagnare la propria figlia nella struttura sanitaria: «Con mezzi scarsi ma con dedizione e capacità, medici e infermieri forniscono un servizio eccellente»
Caro direttore, sento il forte bisogno di raccontare un esempio di eccellenza di sanità del Sud. Mia figlia ha avuto la necessità di essere trasportata con urgenza al poliambulatorio di Tropea e poi all’ospedale di Vibo Valentia in piena notte. Ebbene, è stata assistita e curata con velocità, meticolosità e una professionalità rare. Con mezzi scarsi ma con dedizione e capacità assolute, medici e infermieri di livello eccezionale forniscono un servizio che rappresenta un esempio di eccellenza. La sanità del Mezzogiorno e quella calabrese in particolare è preceduta da una cattiva fama spesso, a mio modesto avviso, anche frutto di pregiudizi e di una certa “sufficienza” con cui viene guardato qualsiasi comparto operativo, sia esso pubblico o privato, del meridione d Italia. Ecco io ho sperimentato sul campo (ma già lo sapevo) che la realtà è diversa da come la si racconta e che la sanità calabrese e i suoi operatori sono una fonte di orgoglio per l’intera comunità nazionale che merita di essere riconosciuta come tale. Io sono nato e cresciuto a Roma, ma le mie origini sono per metà calabresi e per metà napoletane. Non sono però le radici familiari ad indurmi a celebrare le eccellenze del Sud, ma solo una serie infinita di esperienze di vita positive. Grazie per l’attenzione.
*Padre di una paziente curata all’ospedale Jazzolino di Vibo; fratello dell’ex ministro Marianna Madìa