Comune di Ricadi, il sindaco spiega nel dettaglio la manovra finanziaria dell’ente
La manovra finanziaria per il primo cittadino «ha rispettato alcuni principi cardine» che hanno escluso un «aumento della pressione fiscale e un taglio ai servizi dell'ente consentendo un recupero del disavanzo»
«Veridicità, prudenza e attendibilità» sono i tre punti fondamentali per il sindaco di Ricadi Nicola Tripodi, in merito alla sua relazione di Bilancio di previsione 2023-25 presentata nell’ultima seduta di Consiglio Comunale. «Le previsioni – ha specificato il primo cittadino – sono state formulate sulla base degli indirizzi presenti nel Documento unico di programmazione. Le risorse sono state distribuite confrontando opportunamente le previsioni assestate nel Consultivo 2022 con le scelte politiche di programmazione, erogazione dei servizi e realizzazione degli interventi. Seppure in presenza di importanti condizionamenti quali l’attuazione delle misure correttive poste in essere dalla Corte dei Conti nel 2020, relativamente al ripiano di disavanzo per un importo di 500mila euro nel 2023 e 953mila euro per gli anni 2024-25 e così via per i prossimi sette anni; la presenza di fondi e accantonamenti per un totale di circa 4milioni di euro che, di fatto, riducono pesantemente la capacità di spesa dell’ente; la congiuntura internazionale, con le relative ripercussioni sui costi e i rincari di alcune materie prime, si è riusciti comunque a redigere un Bilancio solido ed equilibrato, basato sulla veridicità, prudenza ed attendibilità delle voci garantendo tutti i servizi per i cittadini e le risorse da investire sul territorio».
«La manovra finanziaria – ha sottolineato il primo cittadino – è stata caratterizzata dal rispetto di alcuni principi cardine quali: nessun aumento della pressione fiscale, nessun taglio a i servizi erogati dall’ente; la conferma della lotta all’evasione fiscale, la programmazione delle risorse su investimenti in opera ai lavori pubblici ed, in fine, il recupero del disavanzo». Inoltre, il sindaco Tripodi ha fatto sapere che dai dati di Bilancio, «emergono, comunque, le grandi potenzialità del territorio se si pensa alle entrate correnti di 2,2 milioni di euro per Imu; 385mila euro per il recupero dell’evasione fiscale, i 330mila euro derivanti dall’addizionale comunale irpef; l’1,5 milioni di euro per l’imposta di soggiorno, i 2,13 milioni di euro per la Tari ed infine i 200mila euro derivanti da violazioni del Codice della strada e incasso parchimetri comunali. Altro dato importante che riguarda le entrate in conto capitale – ha concluso il primo cittadino – sono i 6,6milioni di euro di contributi regionali ottenuti ai quali si aggiungono anche i 4,360milioni di euro incassati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza».
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