Inchiesta “Fangopoli”: indagato anche un consigliere comunale di Vibo
L’attuale capogruppo di Azione, già assessore all’Ambiente nella precedente consiliatura, interdetto dall’esercizio della professione
C’è anche l’attuale consigliere comunale di Vibo Valentia (e capogruppo di Azione), Giuseppe Russo, 46 anni, tra gli indagati dell’inchiesta odierna denominata “Fangopoli” della Procura di Catanzaro e condotta sul campo dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico. Si punta a fare luce su alcune presunte condotte illegale nello smaltimento dei rifiuti, così come su false attestazioni dei formulari che identificano i rifiuti. Giuseppe Russo ricopre l’incarico di direttore tecnico dell’azienda G&D Ecologica ed è indagato per delitto colposo contro la salute pubblica. Nei suoi confronti il gip di Catanzaro ha disposto la misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare attività professionali. Secondo l’accusa, Gioacchino Rutigliano, ritenuto il titolare di fatto dell’azienda, unitamente a Giuseppe Russo e altri indagati sarebbero stati consapevoli dell’attività di stoccaggio posta in essere all’interno dell’impianto della G&D Ecologica Spa. Giuseppe Russo, in qualità di direttore tecnico dell’impresa, avrebbe dovuto organizzare la gestione dei rifiuti e vigilare sul rispetto della normativa di settore. Vigilanza che sarebbe stata – ad avviso del gip – completamente disattesa poiché l’attività di stoccaggio dei rifiuti sarebbe stata sistematica ed effettuata nel deposito della G&D Ecologia senza alcuna autorizzazione con conseguente sversamento terreno e la creazione di una “laguna” di percolato. Per il gip, Giuseppe Russo non avrebbe esercitato il suo compito di vigilanza oppure svolto scorrettamente il suo incarico a seconda dei casi. “Proprio l’accordo che è alla base, ossia la disponibilità di una qualifica in cambio di uno stipendio –scrive il gip – lo rende concorrente a tutti gli effetti nel traffico illecito orchestrato da Rutigliano che, proprio grazie alla compiacenza dei suoi collaboratori, riesce a muoversi nei gangli del lucrativo settore dei rifiuti”. Giuseppe Russo è stato assessore comunale all’Ambiente a Vibo nella giunta guidata dall’allora sindaco Elio Costa. Nel maggio del 2019 era stato eletto consigliere comunale con “Vibo Unica”, compagine politica che si presentava contro Forza Italia e contro la candidata a sindaco Maria Limardo. Da Vibo Unica era in breve tempo approdato nel Pd – quindi opposizione all’amministrazione Limardo che aveva duramente criticato nell’agosto 2019 per la gestione della raccolta differenziata – per poi trasvolare da uno schieramento all’altro (dopo un passaggio nel gruppo Misto) aderendo a Forza Italia e sostenendo così l’amministrazione Limardo contro la quale aveva chiesto i voti in campagna elettorale. Nella passata consiliatura era stato invece assessore all’Ambiente nell’amministrazione di centrodestra guidata dall’allora sindaco Elio Costa. L’incarico di assessore all’Ambiente nell’amministrazione Costa non aveva impedito al Pd di aprire le porte anche a Giuseppe Russo. Quindi il suo ingresso in Forza Italia nel maggio 2020 che era stato accolto con grande soddisfazione dai componenti del gruppo di FI in Consiglio comunale (in particolare dall’allora capogruppo Agostino Naso che nei giorni scorsi ha lasciato pure lui Forza Italia). Da ultimo il passaggio di Giuseppe Russo ad Azione, quindi nell’aprile scorso il ruolo di capogruppo per tale partito ed ora la misura cautelare interdittiva con il divieto di esercitare l’attività professionale.
LEGGI ANCHE: Traffico illecito di rifiuti, 20 indagati e sequestri per 4 milioni di euro in Calabria -Video