giovedì,Dicembre 26 2024

Tributi e attività commerciali, la giunta approva il regolamento “anti-morosi”

Sindaco e assessori: «La proposta già illustrata a tutti i capigruppo. Il ritiro della licenza è un caso estremo, è un provvedimento di equità sociale»

Tributi e attività commerciali, la giunta approva il regolamento “anti-morosi”

La giunta comunale di Vibo Valentia ha approvato la proposta di regolamento “anti-morosi”, ai sensi del decreto crescita, che prevede misure preventive contro l’evasione dei tributi locali, nello specifico prevede che il rilascio o rinnovo e la permanenza in esercizio di attività commerciali sia subordinata alla verifica della regolarità del pagamento dei tributi locali da parte dei soggetti richiedenti. Un argomento molto sentito, e visto in maniera difforme anche all’interno della stessa maggioranza. C’è chi, come il sindaco Maria Limardo e gli assessori Maria Teresa Nardo e Gaetano Pacienza (che detiene la delega), lo vede come misura di equità nei confronti dei cittadini che pagano; c’è chi, come Tonino Daffinà di Rinasci Vibo, lo giudica eccessivamente drastico nei confronti degli esercenti in un territorio fortemente segnato dalla crisi economica. 

Nel frattempo in giunta è stata approvata la proposta di regolamento che poi dovrà passare al vaglio del consiglio. Ad ogni modo, l’amministrazione tiene a precisare, in una nota, che «l’assessore al ramo Gaetano Pacienza ha sottoposto al vaglio di tutti i capigruppo di maggioranza la bozza di regolamento peraltro recependo le indicazioni migliorative pervenute». «È bene sottolineare che il regolamento in questione – si legge ancora – trova la sua origine da una legge dello Stato che vale per tutti e che, peraltro stante la rilevanza del fenomeno, è stata fortemente voluta dall’Associazione nazionale dei comuni italiani». È intenzione comunque del sindaco e degli assessori Pacienza e Nardo, competenti per materia, quella di utilizzare «anche in questo caso» il metodo della «concertazione» incontrando le associazioni di categoria al fine di «analizzare i contenuti della normativa proposta».

Secondo l’amministrazione, comunque, si tratta di un regolamento «che va incontro alle esigenze dei titolari delle attività produttive prevedendo margini ampi di sanatoria della morosità. Infatti è stato previsto un primo acconto pari al solo 6% del dovuto con successiva rateizzazione fino a 30 mesi per fasce di morosità in modo da raggiungere il duplice obiettivo di venire incontro alle note difficoltà economiche e di impedire comportamenti evasivi o elusivi dei tributi. In tale contesto è di tutta evidenza che il ritiro della licenza costituisce un caso estremo».

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