Pizzo, la ditta non raccoglie i pannolini ma la multa viene fatta al cittadino
L’assurda vicenda di un residente: «Non hanno effettuato il servizio nel giorno prestabilito, mentre il seguente le guardie eco-zoofile mi hanno pure fatto la multa. Ma cosa avrei dovuto fare, gettarli in strada? Il Comune non può lavarsene le mani»
Mai come in questo caso, oltre al danno la beffa. La (mancata) raccolta differenziata dei rifiuti continua ad offrire un corollario di storture in giro per il Vibonese. Ormai celebri quelle del capoluogo, non sono da meno quelle di altri importanti centri della provincia. A Pizzo, ad esempio, la rimozione totale dei cassonetti di indifferenziato e il contestuale avvio a regime del servizio di raccolta porta a porta si accompagna a situazioni che lasciano l’amaro in bocca (e il portafogli più leggero) a qualche malcapitato cittadino, come avvenuto la scorsa settimana ad un residente.
Ecco la storia. Il cittadino in questione, martedì scorso, deposita all’esterno dell’abitazione una busta con i pannolini, la cui raccolta è prevista da calendario il martedì e il venerdì, in concomitanza, rispettivamente, con plastica e indifferenziato. Succede però che quel giorno la ditta incaricata del servizio passa e si porta via soltanto la plastica, lasciando lì la poco gradevole busta con i pannolini. Comprensibile il disappunto del cittadino nel constatare il fatto; un disappunto che però non gli fa perdere la fiducia nel prossimo… Così, la mattina seguente, riposiziona la busta accanto a quella del vetro, convinto che il disservizio del giorno precedente venisse sanato in quello successivo. E invece niente. La cosa si ripete anche il giorno successivo, e quando va a ritirare il mastello, l’amara sorpresa: accanto al sacchetto maleodorante dei pannolini, ancora rigorosamente lì, si trova pure una salatissima multa da parte delle guardie eco-zoofile: 200 euro per errato conferimento.
«Una cosa inaudita – commenta sconfortato -: non solo non ci è stato garantito il servizio di raccolta dei pannolini, per il quale abbiamo dovuto concordare tutto preventivamente, ma addirittura ci troviamo con una multa assurda da dover pagare. Abbiamo chiesto delucidazioni all’assessore all’Ambiente, il quale ha risposto, anche tramite i social, che le guardie agiscono in totale autonomia rispetto al Comune. Ma come è possibile, mi chiedo, che l’ente e le guardie non si parlino? Come è possibile che non ci si chieda il motivo per cui un cittadino si è visto costretto a riposizionare il sacchetto dei pannolini in un giorno diverso? Noi abbiamo rispettato le regole come sempre, ma cosa avremmo dovuto fare? Riportarci dentro i pannolini per altri tre giorni? O gettarli per strada, in qualche campagna, in mare? È inconcepibile che un Comune si accanisca con i cittadini rispettosi e li punisca per un disservizio che esso stesso ha causato».