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Una via per Almirante a Vibo: insorgono Anpi, Libera, Cgil e Mfe: «Un’offesa ai cittadini e alla storia»

Dopo il via libera della Giunta comunale all'intitolazione di una strada al fondatore del Msi, scoppiano di nuovo le polemiche: «Il sindaco avalla operazione nostalgica»

Una via per Almirante a Vibo: insorgono Anpi, Libera, Cgil e Mfe: «Un’offesa ai cittadini e alla storia»
Il Municipio di Vibo e Giorgio Almirante
Giorgio Almirante

«Sconcerto e stupore»: così Anpi Vibo Valentia, il coordinamento provinciale di Libera, Cgil Area Vasta e la locale sezione del Movimento Federalista Europeo (Mfe) accolgono la decisione della Giunta comunale della città capoluogo di intitolare una via a Giorgio Almirante. Funzionario del regime fascista durante la Repubblica sociale italiana prima, e in seguito leader del Movimento sociale italiano negli anni della Prima Repubblica, da tempo la sua figura è al centro del dibattito in numerose città italiane riguardo l’opportunità o meno di avere delle strade che portino il suo nome. Accade attualmente a Grosseto, dove nei giorni scorsi il Consiglio comunale ha approvato quanto già deciso dalla Giunta: la città toscana avrà una via intitolata al fondatore del Msi, una a Berlinguer e una alla Pacificazione nazionale. L’ultima parola spetta ora al prefetto. Durante il voto comunque, Anpi e Cgil si sono riunite in protesta davanti al Comune mentre la sezione locale del Pci ha già annunciato ricorso. E accade a Vibo Valentia, dove già negli anni scorsi la proposta di intitolare una via ad Almirante ha sollevato non poche polemiche. Nel 2020 comunque aveva avuto il via libera da parte della commissione urbanistica del Comune. Ora invece, l’ok della Giunta con propria delibera. E se c’è chi plaude a tale decisione – ad esempio Fratelli d’Italia Vibo Valentia -, c’è anche chi insorge e si dice assolutamente contrario.

Giorgio Almirante

Scrivono Anpi, Libera, Cgil e Mfe in una nota stampa congiunta: «Non ci stupisce affatto che i rappresentanti vibonesi di Fratelli d’Italia, epigoni di un pensiero politico diretta discendenza del Fascismo, esultino per questa idea. Rende perplessi che ancora una volta sia il sindaco Maria Limardo ad avallare una certa operazione nostalgica, pensando di fare cosa buona alla città. Non è così. Chissà se forse l’espressione più conservatrice, reazionaria e corporativista di questo Governo, il ministro Francesco Lollobrigida, con le sue idee circa una certa “difesa della razza”, abbia risvegliato il desiderio di rivivere i fasti del ventennio fascista, resuscitando come politico degno di una via proprio Giorgio Almirante fautore e sostenitore delle leggi razziali. Ci domandiamo: è questo quello che serve a questa città, ai suoi cittadini ed alle sue future generazioni? E questa la maniera di fare un’operazione di pacificazione, intitolando una via proprio a chi si è reso protagonista di fatti spregiudicati, schierandosi dalla parte del Fascismo? Semmai, la vera pacificazione sarebbe quella di riconoscere che appunto il Fascismo non è una opinione ma un crimine, smettendo così di provare a riscrivere la storia riabilitando donne, uomini e politici diretta espressione di quella drammatica esperienza totalitaria».

Secondo i firmatari del comunicato, intitolare una via della città ad Almirante «significa offendere i cittadini vibonesi e tradire la storia di quanti si sono battuti per liberare questo paese dal Fascismo con la Resistenza, di quanti hanno scritto la Costituzione e reso l’Italia una Repubblica democratica. Lo abbiamo sostenuto nel passato e lo riproponiamo di nuovo oggi: intitolare una via è una cosa seria perché è un modo per fare memoria di storie di uomini e donne che hanno avuto un qualche merito durante la loro vita e così lasciare ai posteri, il loro insegnamento». Anpi, Libera, Cgil e Movimento federalista europeo si rivolgono quindi al primo cittadino: «Proprio il sindaco Maria Limardo, firmando il Patto per la Città, prima della sua elezione, si era impegnata ad “ad onorare e diffondere la memoria delle vittime innocenti della ‘ndrangheta, procedendo all’intitolazione di vie, piazze, plessi e siti pubblici e organizzando periodicamente iniziative in loro ricordo”. Ecco dunque una buona occasione per onorare le sue promesse e rendere alla città qualcosa di significativo ed educativo».

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