Bancarotta fraudolenta a Pizzo: due condanne e cinque assoluzioni
Sentenza del Tribunale di Vibo per un’operazione condotta dalla Guardia di finanza nel 2018 sul fallimento di una società attiva nel settore della ristorazione
Sentenza del Tribunale di Vibo Valentia per l’inchiesta sul fallimento dell’impresa Ispro srl condotta dalla Guardia di finanza e portata a termine nel 2018. La società gestiva un ristorante a Pizzo. Per bancarotta fraudolenta sono stati condannati a 2 anni a testa Francesco Isolabella, 74 anni, di Francavilla Angitola, e Carmelita Isolabella, 72 anni, di Pizzo. La Procura aveva chiesto nei loro confronti la condanna a 8 anni di reclusione. Erano difesi dall’avvocati Giovanni Vecchio. Assolti invece: Paolo Isolabella, 28 anni, di Francavilla Angitola, Bruno Pezzo, 45 anni, di Sant’Onofrio (avvocati Latassa e Scarmato), Caterina Pettinato, 43 anni, di Francavilla Angitola (avvocato Vecchio), Massimiliano Lo Turco, 54 anni, di Pizzo (avvocato Trungadi), e Dario Gaetano, 50 anni, commercialista di Lamezia Terme (avvocato Murone). Secondo l’accusa la Ispro srl, attiva nel settore della ristorazione a Pizzo, attraverso un sistematica spoliazione dell’attivo patrimoniale, avrebbe creato due aziende gemelle al posto della fallita operanti nel medesimo settore economico nelle quali venivano fatti confluire beni e poste attive, con l’unico intento di non soddisfare le pretese creditorie accumulate, tra cui in modo principale l’erario. Per tale motivo, in esecuzione di un provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria, i finanzieri avevano nel 2018 sottoposto a sequestro un bar, quattro immobili, disponibilità finanziarie ed un veicolo al fine di garantire il ceto creditorio e la corretta pretesa erariale poiché l’impresa fallito avrebbe parimenti sottratto al fisco oltre un milione di euro di imposte non versate.
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