Omicidio Latella a Reggio Calabria, arrestato presunto autore
Il 45enne accusato del delitto avrebbe prima ucciso l’uomo e poi avrebbe dato fuoco all’abitazione. I fatti risalgono al settembre scorso
È stato arrestato il presunto responsabile dell’omicidio di Giuseppe Latella. Si tratta di un cittadino di origini filippine, Roger Sagnip, di 45 anni. È accusato di omicidio e incendio doloso. Latella venne trovato privo di vita nella notte del 14 settembre 2022, in vico Furnari a Reggio Calabria, all’interno del suo appartamento, che fu successivamente dato alle fiamme, determinando un incendio di vaste dimensioni ed una conseguente deflagrazione. [Continua in basso]
All’identificazione dell’arrestato, gli investigatori della sezioni omicidi della Squadra Mobile sono giunti attraverso l’acquisizione e l’analisi di numerosissime telecamere sia pubbliche che private, ma anche attraverso intercettazioni telefoniche ed analisi tabulati, che hanno permesso di raccogliere a carico dell’indagato un quadro indiziario ritenuto dal gip pienamente conforme a quello richiesto per l’emissione della massima misura custodiale. L’episodio, che in una primissima fase aveva fatto ipotizzare un incidente domestico, è stato successivamente sottoposto ad un rigoroso vaglio investigativo, che ha permesso di accertare che sia la morte di Giuseppe Latella che il successivo incendio dell’abitazione erano, in realtà, frutto di un’azione dolosa.
In base agli approfondimenti medico legali la morte dell’uomo era da ricondurre ad una ostruzione meccanica delle vie respiratorie, che oltre a determinare il decesso per asfissia ha provocato anche delle microfratture maxillofacciali. Solo dopo la morte veniva quindi appiccato l’incendio, atteso che l’autopsia ha escluso presenza di fumo nei polmoni.
L’analisi di numerosi dispositivi di videosorveglianza consentiva di ricostruire, quasi interamente, il percorso sia di andata che di ritorno dell’indagato Roger Sagnip, domiciliato, ai tempi, in via Carcere Nuovo, non molto distante dalla casa della vittima. Sempre secondo quanto ricostruito nella fase investigativa l’indagato conosceva la vittima e fece accesso alla sua abitazione utilizzando delle chiavi. Latella, infatti, era assistito da una badante, anch’ella filippina, con la quale l’arrestato aveva un rapporto di conoscenza e frequentazione. La posizione della donna, anche lei iscritta nel registro degli indagati, è tuttora al vaglio dell’Autorità giudiziaria.
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