Vibo, Conferenza dei sindaci per trovare una soluzione sulle postazioni delle Guardie mediche
Una battaglia sui numeri, quella condotta tra Asp e sindaci, sugli accessi annuali in ciascuna postazione e sulle eventuali possibilità di una razionalizzazione più ragionata
E’ sul monte ore dei medici e sulla disponibilità di questi ultimi che si sta giocando la partita sulla rimodulazione delle postazioni di Guardia medica che vede schierati da una parte il commissario straordinario dell’Asp e dall’altro i sindaci del territorio, soprattutto coloro i quali si sono visti accorpare la sede presente nel proprio territorio comunale a un’altra limitrofa. Attualmente la soluzione è allo studio delle parti che si sono incontrate al Comune di Vibo Valentia, in occasione della riunione della Conferenza dei sindaci alla presenza dello stesso manager dell’Azienda, Giuseppe Giuliano e a una rappresentanza dei medici delle postazioni di continuità assistenziale. [Continua in basso]
Come si ricorderà, il commissario Giuliano, la scorsa settimana aveva vergato una delibera attraverso la quale si procedeva all’accorpamento di alcune sedi salvo poi ritirare la stessa a seguito di alcune proteste di una parte degli amministratori locali, specialmente quelli dell’entroterra, per essere ridiscussa. In tale atto si evidenziava che su 39 postazioni di continuità assistenziale si riusciva a garantirne 32 per via della marcata carenza di medici e, pertanto, si imponeva una soluzione che comprendesse una rotazione, o una turnazione o, ancora, un accorpamento. Alla fine si è deciso per quest’ultima soluzione che comunque risulta meno drastica rispetto a quella che dovrebbe fare riferimento alla normativa vigente secondo la quale il numero previsto sarebbe da ridurre addirittura di due terzi rispetto a quello originario: 13, per l’esattezza
Una battaglia sui numeri, quella condotta tra Asp e primi, sugli accessi annuali in ciascuna postazione e che ha riservato nel dibattito svoltosi durante la Conferenza dei sindaci, alcuni momenti di tensione tra le parti. Gli amministratori chiedono una razionalizzazione più ragionata delle sedi, il manager, pur restando fermo su alcuni paletti, ha aperto alla possibilità di redigere una delibera sulla scorta delle esigenze dei sindaci. Detto questo, il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale, ha voluto chiarire alcuni aspetti emersi subito dopo l’atto sulla rimodulazione: “E’ frutto di una fantasia morbosa dire che ci volessero addirittura 40 km per raggiungere le nuove postazioni, al massimo erano 4 km e, in qualche caso la distanza era solo di 900 metri”. Rilevando l’esistenza di Guardie mediche che hanno 363 accessi l’anno, quindi meno di una al giorno, Giuliano ha parlato di “postazioni che sono di fatto chiuse e che non possiamo permetterci di mantenere”. Il problema è, come detto, la penuria di medici tant’è che “per rendere efficiente il servizio servirebbero 4 persone per ogni sede che si alternino in un turno h24, moltiplicandolo per 39 postazioni. Circostanza che non è perseguibile perché servirebbero 160 medici”.
La proposta del manager è stata quindi quella di predisporre una delibera che tenga conto della base delle aree di massima concentrazione delle postazioni e prevedere aperture in base ai giorni, oppure a periodi mensili, ad esclusione di quei territori in cui vi sia già la presenza di Aft (Aggregazioni funzionari territoriali) o Uccp (Unità complesse di cure primarie). I sindaci hanno manifestato insofferenza per essersi trovati di fronte a un atto compiuto con la rimodulazione decisa senza concertazione ed hanno avanzato alcune richieste relativamente a un aumento del monte ore dei medici, da 24 a 36, che hanno trovato una prima apertura di Giuliano il quale ha detto che se i medici “sono disponibili a fare le Aft, io sono disponibile a tenere le postazioni aperte h24, tuttavia di proposte formali sulla costituzione delle Aft mi è pervenuta solo quella di Soriano Calabro, che è attiva; altra richiesta è stata quella di coinvolgere i medici di base”.Le parti si riaggiorneranno con tutta probabilità il prossimo mese quando tutte le proposte formulate dai sindaci verranno analizzate dall’Asp, dopo una eventuale scrematura, si procederà a metterle nero su bianco dal Commissario straordinario Giuseppe Giuliano in un apposito atto amministrativo.
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