domenica,Settembre 29 2024

“Riprendersi la terra”, il racconto sulla strage di Melissa della vibonese Preta premiato in Veneto

La docente e scrittrice ha ottenuto il primo premio nell’ambito del concorso letterario “La parola alle donne” andato in scena a Noale

“Riprendersi la terra”, il racconto sulla strage di Melissa della vibonese Preta premiato in Veneto
La docente e scrittrice Maria Concetta Preta

Primeggia la Calabria nell’ambito del Concorso letterario “La parola alle donne” grazie alla docente vibonese Maria Concetta Preta. La dinamica professoressa del liceo classico “Morelli” nonché abile scrittrice ha conquistato il primo premio con “Riprendersi la terra, Angelina Mauro e la strage di Melissa (1949)“. Un racconto che parla di libertà, lavoro e dignità e affonda le radici in un drammatico evento storico avvenuto nei territori del Crotonese. La finalissima si è tenuta nei giorni scorsi a Noale, suggestivo borgo Veneto. Il contest è stato fortemente voluto dall’assessorato alle pari opportunità che ha promosso una partecipatissima 13esima edizione. [Continua in basso]

“Riprendersi la terra”

Il racconto parte da Melissa, un piccolo centro della Calabria, circondato da vigneti e uliveti. Il borgo diede i natali ad Angelina Mauro. Siamo all’indomani della Seconda grande guerra e la donna, 23 anni, sta per sposarsi. Il 29 ottobre 1949 i contadini di Melissa si mettono in marcia per occupare il feudo di Fragalà, incolto da quattordici anni. La marcia sarà interrotta dalle forze dell’ordine, che sparano sulla folla, lasciando a terra due cadaveri e un ferito, che morirà dopo tre giorni: Angelina Mauro.

Libertà, lavoro e dignità

Una storia che ha affascinato la commissione giudicatrice che ha valutato il racconto meritevole di vittoria: «“Riprendersi la terra” vuol essere una polemica verso la storiografia ufficiale, rea di aver per troppo tempo dimenticato la storia degli ultimi e di essersi schierata ufficialmente con il potere. Quando ho scritto questo breve racconto – spiega la docente Preta- ho inteso riportare a galla un segmento di storia sommersa: la Strage di Melissa, avvenuta nella mia terra nel 1949, in provincia di Crotone oggi, allora Catanzaro». 

Il riconoscimento è motivo di grande orgoglio: «Ringrazio per il premio ma anche per l’attenzione che la giuria ha dimostrato di avere nei confronti della tematica affrontata nel mio testo e, insieme a me, vi ringrazia Angelina Mauro, la ragazza barbaramente uccisa mentre protestava insieme agli altri braccianti per un suo diritto: avere una terra da coltivare. Sono davvero riconoscente a voi tutti nell’aver visto nel mio racconto una causa da sostenere e che vi abbiate trovato quegli stessi principi cui ho voluto dar voce: il diritto al lavoro, alla dignità, alla felicità».

La premiazione

Nell’ambito del concorso premiate anche le scrittrici Maria Teresa Norero, Samantha Falciatori, Paola Iotti, Cristina Giuntini. La commissione giudicatrice era invece composta da Edoardo Pittalis, Michela Manente, Vera Horn e Lara Sabbadin. L’appuntamento in terra veneta è stato un momento di sintesi nel nome dell’arte, della scrittura e della letteratura, realizzato in collaborazione con l’Ufficio della consigliera di Parità Silvia Cavallarin ed il patrocinio della Città Metropolitana di Venezia. L’assessore alla cultura Annamaria Tosatto non ha mancato di evidenziare: «In questa ultima edizione del concorso dal titolo “Donne che si impegnano in politica e nel sociale”, abbiamo proposto un tema di contingente attualità in grado di offrire molteplici spunti interpretativi e di approfondimento. Sono pervenuti racconti testimonianza di impegno e resilienza. Che si tratti di raccontarsi o di raccontare di fatti, emozioni, persone o cose, la scrittura è innegabile aiuta a riordinare i pensieri. Le “nostre” e i “nostri” partecipanti hanno raccolto con entusiasmo l’invito e ci hanno raccontato con convinzione storie stupende. Un’occasione per riflettere sul ruolo della donna negli ultimi anni nella certezza che fare del bene agli altri fa bene alle donne stesse, ma anche all’intera comunità». Il sindaco Patrizia Andreotti ha poi anticipato la traccia della prossima edizione del Concorso “Racconti di non violenza, atti di bellismo quotidiano”: «Ci auspichiamo pervengano racconti fonte di ispirazione, in grado di incoraggiare la riflessione su quanto di bello comunque fiorisce nel nostro territorio e non solo. Esperienze che meritano di essere condivise e conosciute. Un soffio di positività ed ottimismo, e soprattutto di speranza», ha chiosato il primo cittadino.

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