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Olimpiadi di matematica, accedono alla gara nazionale anche gli studenti del liceo “Berto”

La nazionale si terrà a Cesena il 28 aprile prossimo. Presso il “Berto” la fase preparatoria e tutto il complesso iter formativo è curato dalle docenti Marina Pilegi, Rosaria Pilegi, Caterina Cannitelli

Olimpiadi di matematica, accedono alla gara nazionale anche gli studenti del liceo “Berto”

Fase nazionale per il Liceo scientifico “Giuseppe Berto” di Vibo Valentia alle Olimpiadi di problem solving. La squadra “Beta”, composta dagli studenti dell’indirizzo ordinario del liceo vibonese Marina Ventura, Francesco Spinelli, Giorgia Riga, Cesare Campisano e Paolo Sgrò, ha infatti superato con successo la fase regionale classificandosi per la gara nazionale che si terrà a Cesena il 28 aprile prossimo. Le Olimpiadi, organizzate annualmente dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, promuovono le competenze chiave per la soluzione di problemi attraverso modelli, metodi e strumenti informatici. Il percorso formativo, che vede la partecipazione alla competizione nazionale, è rivolto agli alunni della scuole di ogni ordine e grado. [Continua in basso]

Presso il “Berto” la fase preparatoria e tutto il complesso iter formativo è curato dalle docenti Marina Pilegi, Rosaria Pilegi, Caterina Cannitelli, che annualmente affiancano agli studenti del biennio anche studenti del triennio affinché la condivisione di esperienze e di idee possa contribuire a preparare al meglio gli allievi. I ragazzi del biennio vengono preparati attraverso lezioni teoriche e allenamenti che periodicamente vengono inviati dai responsabili nazionali Ops (Olimpiadi di problem solving). Per gli studenti del triennio gli allenamenti sono, inoltre, utili per la partecipazione ai test d’ingresso delle varie facoltà universitarie.

«Lo scopo principale dell’attività – ha affermato il dirigente scolastico Licia Maria Bevilacqua – è quello di stimolare la crescita delle competenze di problem solving, favorire lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale, promuovere la diffusione della cultura informatica come strumento di formazione nei processi educativi (metacompetenze).  Infine, stimolare l’interesse a sviluppare le capacità richieste in tutte le iniziative attivate per la valorizzazione delle eccellenze. Il Berto, infatti, nella progettazione e nella trasformazione delle idee formative in esperienze reali ha come obiettivo precipuo quello di formare studenti consapevoli delle loro reali potenzialità e capaci di confrontarsi con altre realtà educative».

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