Mileto, prosegue la storia infinita del carcere mandamentale mai utilizzato – Video
La struttura versa in stato di totale abbandono nonostante i vari tentativi di riconversione. Oggi funge da mesto simbolo dello sperpero di denaro pubblico
Prosegue la storia infinita relativa al carcere mandamentale di Mileto, realizzato in località “Zimbarda” con l’obiettivo di ospitare, a partire dal 1991, circa ottanta detenuti. La struttura ancora oggi occupa circa 10 mila metri quadri e, nonostante i tanti miliardi delle vecchie lire spesi, non è stata mai messa in funzione. E pensare che all’epoca erano stati inseriti al suo interno anche gli elementi di arredo ed erano state realizzate ex novo le strade per collegarla alle arterie principali. Oggi di tutto questo (sic) rimane solo un mesto ricordo, un edificio e un’area in stato di degrado e di totale abbandono, sterpi ed erbacce che la fanno da padroni, tracce di mobilia scampate miracolosamente alla depredazione e la rabbia per l’ennesimo scempio di denaro pubblico perpetrato in questa sparuta terra di Calabria ai danni della comunità. Nell’ampio cortile esterno, poi, incredibilmente a fungere ancora oggi da testimoni silenti e da mesti “trofei” di questa triste storia ci pensano due autentici cimeli dell’epoca, le carcasse di un’autobetoniera e di un camion “Lupetto” di proprietà della ditta che provvide alla realizzazione dell’opera. La non certo edificante vicenda prende il via negli anni ‘70.
Nella fase di costruzione non si è fatta mancare nulla, neanche risvolti di ambito giudiziario relative a episodi di tangenti e a un contenzioso con le ditte titolari dell’appalto. Quel che rimane è passato, nel 2016, a titolo gratuito dall’Agenzia del Demanio al Comune di Mileto. Negli anni, purtroppo, tante le proposte di riconversione rimaste lettera morta. Nel 2018 si è parlato, ad esempio, della creazione di un Polo d’Innovazione tecnologica. Nel giugno del 2020, invece, è stato l’attuale sindaco Salvatore Fortunato Giordano a proporre alla Procura della Repubblica di Catanzaro di puntare proprio sull’ex Carcere mandamentale di Mileto per la realizzazione dell’Aula bunker del processo Rinascita Scott. Alla fine, però, come detto non se n’è fatto mai nulla. E le cose, purtroppo, non sembrano destinate a cambiare neanche in futuro. Di questo sembra essere convinto e ben conscio lo stesso sindaco della cittadina normanna. Quel che negli anni ‘90 doveva fungere da carcere mandamentale dell’allora sede di Pretura, dunque, a questo punto è destinato a continuare mestamente a fungere da vittima del lento scorrere del tempo e delle stagioni e da monumento e inno alla cattiva gestione del denaro pubblico. E questo, a conti fatti, anche in virtù del notevole costo che, paradossalmente, comporterebbe un suo eventuale abbattimento.
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