Falsi braccianti nel Vibonese, la Guardia di finanza denuncia 200 lavoratori “fantasma” (VIDEO)
Accertata una maxi-truffa ai danni dell’Inps che avrebbe causato un esborso di circa 750mila euro in 5 anni
I finanzieri della Compagnia della Guardia di finanza di Vibo Valentia, hanno concluso una vasta operazione di Polizia giudiziaria e tributaria, denominata “Fields of gold” a contrasto delle frodi a danno degli Enti previdenziali e assistenziali e, più in particolare, a contrasto del cosiddetto fenomeno dei “falsi lavoratori”.
Le indagini, eseguite nei confronti di quattro aziende, hanno permesso di portare alla luce un articolato sistema di frode basato sulla creazione di fittizi rapporti di lavoro subordinato e di posizioni assicurative e previdenziali, posto in essere con lo scopo precipuo di far percepire indebitamente a pseudo lavoratori indennità di disoccupazione, malattie e altri benefici previsti dalla normativa di settore.
L’operazione di servizio ha preso spunto da un’attività info-investigativa svolta dai militari nei confronti di aziende della provincia che presentavano elevati indici di rischio, calcolati sulla base del cospicuo numero di lavoratori assunti, non giustificabili dal contesto imprenditoriale sottostante.
All’esito delle investigazioni, le Fiamme Gialle vibonesi hanno rilevato che, nelle annualità dal 2009 al 2014, i titolari delle aziende attenzionate hanno fittiziamente dichiarato di aver assunto e fatto lavorare circa 200 lavoratori inesistenti, al fine di consentire ai medesimi di percepire, a danno dell’Inps, indennità per quasi 750.000 euro.
I titolari delle Aziende, nonché i pseudo assunti sono stati deferiti alla locale Procura della Repubblica per truffa aggravata ai danni dello Stato, richiedendo, contestualmente, l’applicazione della misura cautelare del sequestro delle somme indebitamente percepite.