Asp di Vibo, la Cgil: «Da Giuliano scelte irrazionali con aggravio di spese immotivate»
Il commissario dell’Azienda sanitaria vibonese da un lato propone un nuovo atto aziendale con cinque dirigenti di area professionale, dall’altro indice un avviso per la copertura di due posti di dirigente. La Cgil chiede l'immediato intervento di Occhiuto
“La Funzione Pubblica Cgil di Area Vasta è costretta per l’ennesima volta a denunciare l’atteggiamento cervellotico e dispotico del commissario straordinario dell’Asp di Vibo Valentia, Giuseppe Giuliano, che come al solito in preda alla sua mania di apparente dinamismo organizzativo si è reso protagonista di un’ulteriore azione amministrativa irrazionale, illogica, immotivata, ingiustificabile e pretestuosa.
In data 13 marzo 2023 il suddetto commissario straordinario, in “apparente aderenza alle linee guida Regionali di cui al DCA n. 54 del 16/02/2023” ha trasmesso ufficialmente, alle parti sociali, e quindi anche alla scrivente sigla sindacale – denuncia la Cgil – la proposta di nuovo atto aziendale dell’Asp di Vibo Valentia ridisegnando, tra l’altro, anche la riorganizzazione delle attività delle professioni ex L. 42/1999 e L. 251/2000 e s.m.i. mediante la proposta di istituzione, in staff alla Direzione sanitaria aziendale, dei seguenti servizi:
Servizio delle professioni sanitarie infermieristiche e professioni sanitarie ostetriche; Servizio delle professioni sanitarie riabilitative; Servizio delle professioni tecnico-sanitarie; Servizio delle professioni tecniche della prevenzione; Servizio sociale professionale. [Continua in basso]
Il commissario straordinario “coerentemente” stabilisce che ad ogni servizio debba essere assegnato un dirigente afferente all’area professionale di riferimento. Fin qui nulla di apparentemente trascendentale tranne che dopo soli tre giorni, lo stesso fa pubblicare, ingiustificatamente e irrazionalmente, la “delibera n. 488/CS del 16/03/2023 con la quale indice l’avviso di mobilità regionale ed interregionale, per la copertura di n. 2 posti di dirigente delle professioni sanitarie”.
Le nuove linee guida e la proposta di nuovo atto aziendale e una coerente logica amministrativa – denuncia ancora la Cgil – avrebbero dovuto consigliare a chiunque, specie dopo anni di immobilismo in tale campo, di soprassedere sulla decisione di coprire, almeno in questo frangente, i due posti di Dirigente Unico delle Professioni Sanitarie (n. 1 per l’Area Ospedaliera e n. 1 per l’Area Territoriale) perché tali figure saranno a breve superate con i suddetti cinque dirigenti di area professionale.
Tale decisione, purtroppo, se non rimossa è destinata a provocare uno scontato danno economico ovvero un aggravio di spesa immotivato e ingiustificato per il bilancio aziendale perché costringerà l’Asp di Vibo Valentia a mantenere in organico figure professionali non più previste dal nuovo riassetto organizzativo e gestionale.
Per tali motivi chiediamo al commissario ad acta Roberto Occhiuto di intervenire sul commissario straordinario dell’Asp di Vibo Valentia per revocare immediatamente la “delibera n. 488/CS del 16/03/2023”, evitando di cristallizzare due posizioni dirigenziali che fra qualche mese – ovvero a seguito dell’approvando nuovo atto aziendale – non hanno più ragione di esistere. A tal fine è bene ricordare che ogni amministratore di ente pubblico è tenuto ad ispirare le proprie azioni “a garanzia del buon andamento della pubblica amministrazione” che, in questo caso, invece, sono palesemente calpestate per “congetture” che l’avvocato Giuliano farebbe bene a spiegare all’opinione pubblica e al presidente della giunta regionale della Calabria, Roberto Occhiuto, nonché commissario ad acta per il Piano di rientro dal debito sanitario”.
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