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Briatico punta sulla valorizzazione di un patrimonio unico, ma per il porticciolo ancora niente fondi

Disco verde invece alla pavimentazione dell’area antistante il molo, mentre si punta a riscattare il Mulino della Rocchetta. Il sindaco Vallone: «Cerchiamo di valorizzare i nostri beni storici»

Briatico punta sulla valorizzazione di un patrimonio unico, ma per il porticciolo ancora niente fondi

Dalle richieste di finanziamento per ridare dignità al molo ai progetti per la valorizzazione dell’area marina e i suoi siti d’interesse, dal mulino della Rocchetta alla storica torretta. A Briatico si parte da un dato certo: l’ottenimento di 125mila euro di fondi destinati all’area antistante il porticciolo: «L’iter sta procedendo speditamente -afferma il sindaco Lidio Vallone –. Grazie a queste risorse riusciremo a pavimentare l’area e installare dei punti luci. Purtroppo, i danni del maltempo sono consistenti. Gli eventi alluvionali hanno provocato smottamenti oltre che pesanti criticità al molo. Su questo fronte ci stiamo muovendo richiedendo dei finanziamenti sulla base di un progetto che avevamo e che abbiamo rivisitato a seguito di contatti con i dipartimenti regionali. Si prevede una spesa di 800mila euro quantomeno per riuscire a mettere in sicurezza l’area ed evitare ulteriori disagi in caso di maltempo». [Continua in basso]

Veduta su Briatico zona marina

La necessità di interventi

La priorità è quella di restituire il borgo marinaro ai pescatori ma anche ai tanti villeggianti che scelgono la località costiera come meta di vacanza. La zona della Torretta, inutile a dirsi, è il simbolo di Briatico nel mondo e i recenti interventi hanno garantito la stabilità del sito. Dalla storica struttura infatti si staccavano calcinacci e per questo motivo era indispensabile un’opera di consolidamento. Ma per una radicale trasformazione della località serve fare di più, con la necessità di scavare e riportare alla luce antiche vasche usate per la lavorazione del pesce, site proprio ai piedi della torretta. Ma sarebbe necessario anche approfondire l’analisi su un percorso che condurrebbe alla struttura alla luce di fonti storiche che riferiscono di un collegamento tra la torre e gli ambienti all’esterno. 

Vasche per la lavorazione del tonno, foto P. Albanese


La riscoperta delle vasche risale all’inverno del 2020. Dopo giorni di maltempo, nello spazio antistante la torre è riaffiorato un tratto di un antico muro di presumibile origine romana o medievale con una vasca a testimonianza di una antica tonnara. Ai tempi la segnalazione è stata effettuata da Pino Albanese, ex amministratore. Sono seguiti sopralluoghi da parte della Soprintendenza alla presenza delle forze dell’ordine.

L’antico arco del mulino

Il Mulino della Rocchetta

Un altro tassello per la ricostruzione dell’identità di Briatico è rappresentato dal mulino della Rocchetta. Un sito di grande interesse storico che versa tuttavia in stato di abbandono. L’idea è quella di trovare una via per consentire al Comune qualche tipologia di riscatto in comodato d’uso: «Abbiamo intrapreso un’interlocuzione con una parte della proprietà e i legali della stessa e abbiamo registrato apertura, desiderio di proseguire su tale percorso. Puntiamo a individuare la giusta soluzione e formalizzare l’iter», aggiunge il sindaco Vallone. Il messaggio è chiaro: «Noi non molliamo, sappiamo quanto questi siti siano strategici per Briatico, la linea dell’amministrazione è quella di cercare i giusti finanziamenti per valorizzare i beni storici e architettonici del territorio». Le aspettative sono tante: «Gli studi che stiamo facendo con le università stanno portando a risultati scientifici degni di nota. C’è tutta la volontà per continuare in questa direzione non solo per la torretta ma anche per Briatico vecchio. Dove si sta lavorando, grazie ai ricercatori scesi in campo, è emerso materiale di interesse storico».

Il molo di Briatico

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