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Teatro, arte ed emozioni: a Zambrone successo per le kermesse “Calabria al femminile”

Tra i momenti salienti della quarta edizione, la messa in scena de “La magara, l’ultima strega Cecilia Faragò” e l’inaugurazione della statua di Santa Theodora dello scultore La Gamba

Teatro, arte ed emozioni: a Zambrone successo per le kermesse “Calabria al femminile”

Arte, teatro e tante emozioni. A Zambrone bilancio positivo per la quarta edizione dell’evento “Calabria al femminile”. La kermesse, andata in scena in occasione della Giornata internazionale della donna, è stata segnata dal successo sia per la partecipazione che per la qualità dei temi trattati. Registrati apprezzamenti diffusi e un tangibile interesse soprattutto da parte degli studenti della locale scuola secondaria di primo grado. L’ormai tradizionale manifestazione è stata introdotta dal dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Tropea, Francesco Fiumara, il quale si è soffermato sul valore profondo che esprime la ricorrenza dell’8 marzo. A seguire, i saluti del sindaco nonchè presidente della Provincia, Corrado L’Andolina che ha ricordato l’origine e le vicende riconducibili alle lotte per l’emancipazione femminile. [Continua in basso]

La magara, la storia dell’ultima strega calabrese

Suggestiva, poi, la messa in scena de “La magara, l’ultima strega Cecilia Faragò”. Uno spettacolo teatrale intenso, ideato, diretto e interpretato dall’attrice Emi Bianchi che ha incantato i presenti. L’opera si è snodata attraverso un monologo nel quale viene ripercorsa la reale vicenda sull’ultima donna processata per stregoneria. Fatti che risalgono al XVIII secolo. A Simeri Crichi, piccolo centro del Catanzarese, Cecilia Faragò, venne processata per stregoneria, accusata dell’omicidio di un prelato. Il pretesto serviva, in realtà, a due preti del paese per sottrarle i beni che le erano stati lasciati in eredità dal marito e dal figlio deceduti prematuramente. Fu un processo importantissimo quello che vide la donna difesa dal giovane avvocato catanzarese Giuseppe Raffaelli, divenuto poi famosissimo. La vicenda, dopo tante tribolazioni, si chiuse con l’assoluzione dell’imputata grazie all’arringa del legale che portò prove inconfutabili dell’innocenza della Faragò che era solo un’erborista non una fattucchiera. La performance è stata così intensa e ricca di emozioni da coinvolgere profondamente gli allievi. Storia e futuro dell’universo femminile sono stati al centro del successivo confronto dal tema “Le conquiste delle donne”.

La statua di Santa Theodora

Al termine della giornata si è tenuta l’inaugurazione della statua realizzata dallo scultore Antonio La Gamba, dedicata a santa Thedora, vissuta nel X secolo nei pressi di Rossano e classico esempio della religiosa d’epoca bizantina. La santa viene immortalata in un frammento della sua vita, allorquando diede ospitalità alla mamma e alla figlia di un tale chiamato Stefano che, rimasto vedovo, aveva deciso di seguire le orme di San Nilo. Un esempio coerente d’accoglienza che risulta di estrema attualità alla luce dei fatti avvenuti a Cutro, teatro di un drammatico naufragio che ha fatto registrate oltre 70 vittime.

Il Museo a cielo aperto

L’effigie va ad impreziosire il patrimonio culturale locale. A Zambrone è in corso la realizzazione del “Museo a cielo aperto, Calabria al femminile” collocato nella centralissima Piazza 8 Marzo. Ad oggi conta 15 statue interamente dedicate a donne della storia calabrese. Ne mancano ancora tre, per le quali l’amministrazione ha assicurato il massimo impegno nella ricerca delle risorse necessarie al completamento dell’originale museo.

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