Giornata europea dei giusti, il liceo Capialbi di Vibo omaggia tre figure femminili
L'allieva Serena Massa: «Il "Giardino dei Giusti", è il posto delle figure che hanno cambiato le idee sbagliate sul mondo. Ricorderemo queste come paladini di un mondo nuovo»
Come ogni anno, dal 2017, il liceo Capialbi di Vibo Valentia celebra la “Giornata europea dei giusti” con la piantumazione e la dedica di un albero ad un “giusto”. Quest’anno, tra le figure da scegliere, il comitato scolastico diritti umani del liceo ha casualmente scelto le tre figure femminili Marielle Franco (una paladina dei diritti civili di Lgtb, donne, persone di colore e abitanti delle favelas in una delle quali lei era nata e cresciuta), Fernanda Wittgens (prima direttrice della Pinacoteca di Brera e artefice del salvataggio di numerose opere d’arte che rischiavano di essere distrutte o depredate durante la seconda guerra mondiale e del salvataggio di molti ebrei portati oltre i confini italiani) e Rosa Parks (a tutti nota per la difesa dei diritti dei neri nell’America del razzismo). A vincere, dopo una votazione, è stata proprio quest’ultima per via «del suo coraggio e della sua determinazione. Grande esempio per tutti gli studenti», hanno fatto sapere dal Capialbi. La manifestazione ha avuto luogo nel cortile del liceo con i ragazzi della classe IIB indirizzo di scienze umane e il dirigente scolastico Antonello Scalamandré, di un nutrito gruppo di docenti, di monsignor Giuseppe Fiorillo e della professoressa Anna Murmura, coordinatrice del comitato scolastico diritti umani e del “Giardino dei giusti”. Nello spazio verde della scuola sono stati piantati in totale cinque alberi: una magnolia, tre ulivi bianchi e un corbezzolo. [Continua in basso]
Particolarmente significativo è stato l’intervento di don Fiorillo, il quale ha ricordato «l’importanza degli alberi sia per il loro valore ambientale che per quello simbolico». Importanti, sul piano dei valori universali che la scuola trasmette alle nuove generazioni, sono state anche le dichiarazioni dell’allieva Serena Massa: «Il “Giardino dei Giusti”, è il giardino delle persone. Non persone qualunque, ma figure che hanno dato modo di cambiare le idee sbagliate sulle guerre, sul razzismo, sulle umiliazioni di cui spesso gli uomini sono vittime. L’insieme di testimonianze di uomini e donne che hanno fatto la differenza per costruire un mondo migliore. Ricorderemo questi come paladini di un mondo nuovo». Infine, è stato ricordato e ringraziato il maestro Antonio Montesanti con l’apposizione di una targa commemorativa da lui realizzata.
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