Decreto Scura, Mirabello: «A Tropea un risultato che ci ripaga di tante amarezze»
Ad avviso del consigliere regionale del Pd, quanto contenuto nel decreto 64 «inverte una durissima tendenza che durava da 7 anni e mette in sicurezza il presidio garantendone l'autonomia»
Risale a questa mattina un incontro, avvenuto all’ospedale di Tropea, tra il direttore generale dell’Asp di Vibo Valentia, Angela Caligiuri, il consigliere regionale Michele Mirabello. i sindaci del distretto e tanti operatori della sanità dello stesso presidio, finalizzato a fare il punto sulle novità introdotte dal decreto 64 emanato dai commissari ad Acta per il rientro dal debito sanitario regionale, Scura e Urbani.
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A renderlo noto è lo stesso Mirabello, presidente della commissione regionale Sanità, il quale afferma: «Finalmente questa provincia, e la realtà di Tropea in particolare, hanno ricevuto le risposte che si cercavano. Abbiamo deciso di incontrare sindaci e operatori perché, così come avevamo fatto mesi fa all’epoca dell’emanazione del decreto 30, mettendoci la faccia ed incassando anche sproloqui ed invettive immeritate, ci sembrava giusto venir fuori ora per registrare un risultato tutt’altro che scontato».
Per Mirabello, in particolare, «ciò che è scritto nel decreto 64 per Tropea, inverte una durissima tendenza che durava da 7 anni e non è che un punto di partenza. Il decreto – prosegue – mette in sicurezza il presidio garantendone l’autonomia, facendo rientrare i posti letto nei parametri necessari per conservare l’ospedale in una realtà così importante, mettendo fine alle ipotesi di soppressione con il completamento dell’ospedale nuovo di Vibo. Altrettanto rilevante è l’aggiunta dei posti letto per la geriatria, il potenziamento del Pronto soccorso, la conservazione degli 8 posti in oncologia».
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Quindi, in conclusione, per l’esponente del Partito democratico è «inutile sottolineare che il risultato ottenuto lavorando in silenzio e con la collaborazione preziosa dei sindaci, in primis di quello di Tropea, degli operatori e del management aziendale oltreché affidandoci alla serietà del delegato regionale Franco Pacenza ed all’autorevolezza del presidente Oliverio, mi ripaga ampiamente anche di qualche amarezza subita nella fase più concitata conseguente all’emanazione del decreto 30».