Provincia, segnali confortanti tra emendamenti ed erogazione di due mensilità
Nessuna liquidità straordinaria, ma arriva il via libera per l’emendamento al decreto Enti locali. All’incontro con il sottosegretario Bocci, tenutosi ieri a Roma, presenti anche Censore, Niglia e Gambino. Nel frattempo, grazie al rientro di alcune somme dalla Regione, due stipendi su quattro arretrati sono stati pagati
Il vertice al Viminale con il sottosegretario Gianpiero Bocci ha segnato un passo in avanti per i dipendenti della Provincia di Vibo Valentia. Oltre ad una delegazione degli stessi, ieri, c’era anche il presidente dell’Ente Andrea Niglia, la dirigente Caterina Gambino e il deputato Bruno Censore, a descrivere nuovamente la situazione in cui versa la Provincia vibonese.
È stato chiesto di intervenire con dei fondi eccezionali, destinati al pagamento dei dipendenti. Ma questo non è possibile secondo il membro del Governo, che ha però dato il via libera alla stesura di un emendamento da applicare al decreto Enti locali, che consentirebbe la rinegoziazione dei mutui con la Cassa depositi e prestiti ed i vari istituti di credito.
Tutto ciò permetterà di respirare alle 45 Province che rischiano il dissesto, idem per Vibo, dove la situazione è decisamente critica. Non solo per la questione stipendi del personale, ma anche per quanto riguarda i servizi al territorio. Il termine ultimo per presentare l’emendamento scadeva proprio oggi, pertanto da Roma potrebbero arrivare ulteriori buone nuove.
Nel frattempo anche da Palazzo ex Enel arrivano notizie rincuoranti. Dopo il rientro dei fondi regionali, avvenuto pochi giorni fa, la tesoreria dell’ente avrebbe dato il via all’erogazione degli stipendi, e dunque due mensilità su quattro arretrate stanno finendo sui conti correnti dei lavoratori. Subito dopo il vertice romano di ieri, rappresentanti istituzionali e dipendenti hanno fatto rientro a Vibo Valentia, sicuramente con uno spirito più sollevato.