Vibo Marina: Riesame annulla sequestro area di un cantiere navale
I “sigilli” erano stati apposti ad un’area utilizzata per il rimessaggio delle imbarcazioni. Accolta l’istanza del difensore
Il 6 febbraio scorso appartenenti alla Capitaneria di Porto di Vibo Marina hanno proceduto ad effettuare un sequestro preventivo, eseguito nell’area del cantiere navale, attiguo alla stessa Capitaneria di Porto. Il sequestro ha interessato un piazzale cementato di 2.100 metri quadri sito in via Arenile sul presupposto della violazione e commissione del reato p. e p. dall’art. 256 co. 1 e 2. Divo 152/06, perché, in qualità di amministratore unico della società “Carena s.r.1” abbandonava o comunque depositava in maniera incontrollata, rifiuti speciali pericolosi, ed in particolare fusti di gelcoat, antivegetativi, catalizzatori ed acetone “ ed ancora : “In ordine al reato p. e p. dall’artt. 137 co. 1 d.Igs 152/06, perché effettuava scarichi di acque reflue industriali, senza autorizzazione”. La contestazione viene mossa a Natale Macrì, cl. ’65, in proprio e quale amministratore unico della società “Carena s.r.1“.
Il gip ha poi convalidato il sequestro preventivo per come richiesto dal pm con conseguente blocco di tutta l’area. Avverso tale sequestro, l’avvocato Marco Talarico ha presentato per la società ricorso al Tribunale del Riesame di Vibo Valentia (presidente Di Matteo, giudici a latere Calafiore e Conti), discusso in data odierna.
Il Tribunale, in accoglimento integrale delle istanze difensive e dell’estraneità ai fatti contestati da parte del cantiere nautico, ha annullato il sequestro ordinando l’immediata restituzione del cantiere nautico.
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