Narcotraffico dal Vibonese: Stammer, altre cinque condanne in appello per 77 anni di carcere
Una sola assoluzione. Il processo nasce da un annullamento con rinvio ad opera della Cassazione che nel settembre 2021 ha ritenuto colpevoli 26 imputati. Cocaina sino a ottomila chili è stata importata dal Sud America dai clan vibonesi, reggini, lametini e crotonesi con diramazioni in mezzo mondo
Sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro (giudice Giancarlo Bianchi presidente) per un troncone del processo nato dall’operazione Stammer contro il narcotraffico internazionale. Il verdetto arriva dopo un precedente annullamento con rinvio ad opera della Cassazione il 21 settembre 2021. Si tratta del troncone del processo celebrato con rito abbreviato, che era già giunto a sentenza in appello a Catanzaro il 26 novembre 2019 (in primo grado il 24 luglio 2018).
Questa la sentenza: assoluzione per non aver commesso il fatto per Giuseppe Capano, 54 anni, di Vibo Valentia, residente a Breno (BS), che nel precedente giudizio d’appello era stato condannato a4 anni e 5 mesi di reclusione. Per lui – difeso dall’avvocato Michelangelo Miceli ed accusato di un’ipotesi di detenzione aggravata di stupefacenti finalizzata allo spaccio – la Cassazione aveva annullato con rinvio ed è stato ora assolto da ogni accusa (rispondeva in primo grado anche di reati legati alla detenzione di armi e di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico); 17 anni e 4 mesi per Filippo Fiarè, 67 anni, boss di San Gregorio d’Ippona (18 anni nel precedente giudizio d’appello); 17 anni e 4 mesi per Rosario Arcuri, detto “Saro il vecchio”, di 70 anni, di Rosarno (condannato nel precedente processo d’appello a 18 anni); 17 anni e 4 mesi per Domenico Lentini, di 56 anni, di Oppido Mamertina, residente a San Marcello Pistoiese (18 anni nel precedente processo di secondo grado). Per tutti loro la Corte d’Appello ha escluso l’aggravante mafiosa nella contestazione di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico. Salvatore Paladino, di 65 anni, di Rosarno, è stato condannato a 17 anni e 6 mesi (18 anni e 2 mesi nel precedente processo d’appello), mentre Giuseppe Pititto, 32 anni, di Mileto, è stato condannato a 8 anni e 4 mesi (9 anni nel precedente verdetto d’appello). [Continua in basso]
Filippo Fiarè era difeso dagli avvocati Giuseppe Monteleone e Sergio Rotundo, Salvatore Paladino dagli avvocati Mario Santambrogio e Nigro, Rosario Arcuri dagli avvocati Leopoldo Marchese e Gianfranco Giunta, Domenico Lentini dall’avvocato Iaria, Giuseppe Pititto dall’avvocato Diego Brancia.
Da ricordare che il 21 settembre 2021 altri 26 imputati sono stati ritenuti colpevoli in Cassazione con il seguente verdetto: 11 anni e 1 mese per Francesco Ventrici, di 50 anni, di San Calogero, residente a Bentivoglio (Bo), broker internazionale della cocaina e già condannato nelle operazioni “Decollo” e “Due torri connection”; 2 anni e 4 mesi per Francesco Buonvicino, 52 anni, di Mesoraca; 6 anni e 8 mesi per Wael Chanboura, 42 anni, libanese, residente a Forlì; 8 anni e 10 mesi Domenico Iannello, 46 anni, di Mileto; 6 anni e 8 mesi Giuseppe Iannello, 34 anni, di San Calogero; 4 anni e 4 mesi Massimo Polito, 40 anni, di Mileto; 6 anni e 8 mesi Antonio Ruggiero, 46 anni, di Vibo Valentia; 15 anni per Salvatore Pititto, di 56 anni, di Mileto; 9 anni Fortunato Baldo, 29 anni, di Mileto; 5 anni Massimiliano Bufalini, 47 anni, di Supino (Fr); 5 anni Antonino Cannizzaro, di 56 anni, di Rosarno; 5 anni Gregorio Cannizzaro, 56 anni, di Rosarno; 4 anni e 8 mesi Rocco Cutrì, 42 anni, di Sinopoli (Rc), ma dimorante ad Aprilia; 9 anni e 6 mesi per Antonino Fogliaro, 47 anni, di Mileto, residente a Reggio Calabria; 3 anni e 6 mesi Aurelio Mandica, 43 anni, originario di Messina, residente a Frosinone; 4 anni e 2 mesi Mariantonia Mesiano, di 53 anni, di Mileto; 7 anni 3 mesi Enzo Messina, 57 anni, di San Pietro Casale; 4 anni e 4 mesi Giuseppe Vittorio Petullà, 65 anni, di Mileto, residente a Carate Brianza; 4 anni e 2 mesi Francesco Serrao, 56 anni, di Mesoraca; 7 anni e 3 mesi per Domenico Stagno, di 57 anni, di San Calogero, residente a Sala Bolognese; 3 anni e 8 mesi per Oksana Verman, di 47 anni, ucraina residente a Vibo Valentia, da febbraio del 2017 collaboratrice di giustizia.
Genesi dell’inchiesta
L’inchiesta – coordinata dalla Dda di Catanzaro – è scattata il 24 gennaio 2017 su indagini condotte sul campo dal Nucleo di polizia tributaria e dal Gico della Guardia di Finanza di Catanzaro. Gli imputati erano accusati, a vario titolo, di aver preso parte a diverse importazioni di cocaina dal Sudamerica. Le indagini hanno in particolare consentito di disarticolare un’organizzazione estremamente complessa, composta da diversi sodalizi criminali, riconducibili ai clan Fiarè di San Gregorio d’Ippona, Pititto-Iannello di Mileto ed al gruppo egemone a San Calogero facente capo al broker della cocaina Francesco Ventrici, con la sostanziale partecipazione di alcuni clan della Piana di Gioia Tauro e della provincia di Crotone. Clan calabresi assolutamente a loro agio nel contrattare direttamente con i cartelli sudamericani l’importazione anche di 8.000 (ottomila) chili di cocaina.
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